A distanza di due mesi dal ricovero in ospedale, Rubens Barrichello decide di aprire il suo cuore e svela i motivi del malore che lo aveva colpito. L’ex pilota della Ferrari in quel periodo aveva parlato solo di “un terribile mal di testa” e di un “problema a una vena“. In realtà la situazione clinica era ben più seria: il brasiliano è stato infatti colpito da un tumore benigno e l’intervento chirurgico era stato quindi inevitabile.
Una grande paura ormai alle spalle
Nonostante sia passato ormai qualche tempo dal suo addio alle corse, i tifosi della Ferrari continuano a essere legatissimi a Rubens Barrichello. Un po’ di apprensione per gli appassionati e i sostenitori del “Cavallino” è stata quindi più che naturale naturale non appena due mesi fa ha raccontato di essere stato costretto al ricovero in ospedale.
Il brasiliano in quell’occasione non aveva esitato ad aggiornare tutti con le sue immagini direttamente dal suo letto, ma non si era dilungato troppo in dettagli. Il suo spirito era però quello di sempre e si era detto pronto a tornare in pista il prima possibile (attualmente è impegnato nella Stock Car brasiliana). Solo ora che il peggio sembra davvero passato il pilota ha deciso di aprire il suo cuore e raccontare l’origine del suo cuore: un tumore benigno. Rubinho era stato così sottoposto a un intervento chirurgico al collo.
Si torna finalmente a sorridere
Lo spavento è stato fortissimo. Ora che sta finalmente meglio può tornare a sorridere e a pensare al futuro: “I medici mi dissero che solo il 14% di chi soffre questo problema riesce a recuperare. Dopo il sollievo per averla scampata, ho temuto di non poter più correre“, ha detto a Globo tv.
La presenza della moglie, che lo ha aiutato al momento del malore, si è rivelata davvero fondamentale: “Una mattina mi trovavo sotto la doccia, quando di colpo avvertii un dolore lancinante alla testa. Sentii come si stesse esplodendo, tanto che dovetti accasciarmi per terra. Ci vollero un po’ di minuti prima di riuscire a raggiungere Silvana (la moglie, ndr.) per chiederle aiuto. Ricordo che il dolore era insopportabile e capii subito che si trattava di un problema serio. Mi rivolsi a un amico dottore che intuì subito la gravità della situazione. Sono stato fortunato” – ha concluso.