Assegnato il titolo mondiale a Lewis Hamilton, la Formula Uno fa tappa in Brasile. Qui Sebastian Vettel farà il possibile per ottenere almeno il secondo posto in classifica piloti. A insidiare il tedesco ci penserà però Valtteri Bottas, che vuole fare il possibile per regalare una soddisfazione ai tifosi Mercedes. La pista dove si correrà domenica ha recentemente subito alcune modifiche per cercare di facilitare le monoposto.
Una pista mondiale con il problema meteo
Interlagos, il circuito sede della gara in Brasile della Formula Uno, è una delle piste storiche del Circus, inserito per tradizione nel finale della stagione. Proprio per questo in passato molti hanno festeggiato qui la conquista del titolo mondiale. Spesso, però, i Gran Premi sono stati caratterizzati da un’incognita che ha condizionato le prestazioni: la pioggia.
Per cercare di limitare lo scarso drenaggio dell’asfalto sono stati effettuati nelle ultime settimane una serie di lavori specifici. Quanto fatto potrebbe inoltre migliorare il grip delle monoposto in 6 curve. La FIA ha inoltre provveduto ad aggiungere alcuni dossi artificiali all’esterno dei cordoli delle curve 2, 4, 8 e 10.
Migliora l’aderenza all’asfalto
I lavori effettuati potranno facilitare notevolmente le prestazioni dei piloti in gara. Ad assicurarlo è Charlie Whiting, direttore di gara FIA, che ha emesso una nota ufficiale per indicare alle scuderie le modifiche effettuate: “Le aree di apice delle curve 2 e 12 sono state riasfaltate. Sono state creati ulteriori scoli dell’acqua aggiuntivi nei luoghi in cui gli anni passati sono stati resi insidiosi dalla grande quantità di pioggia caduta sul tracciato paulista, in particolare nelle curve 2, 3, 12, 13, 14, 15. Per assicurare che il grip della pista siua migliore, questa è stata pulita per due volte con acqua ad alta pressione“.
Anche quest’anno per libere e qualifiche il rischio pioggia sembra piuttosto concreto. La situazione sembra invece destinata a cambiare in gara: domenica le previsioni meteo indicano bel tempo, condizione che potrebbe spingere i team ad attuare due soste durante il Gran Premio.