A 28 giorni dall’ultimo E-Prix in Arabia Saudita, la Formula E torna a Sao Paulo, regalando emozioni e competizione giro su giro.
Già lo scorso anno la Formula E ci aveva abituati a vedere una competizione molto equilibrata tra le scuderie e i piloti, tanto da mostrare ben 5 piloti differenti al primo posto negli altrettanti weekend di gare, ma non sembra assolutamente annoiare ed essere da meno quest’anno, con un’alternanza importante di vincitori e di pole position fissate dai piloti, con un risultato eccezionale per lo spettacolo. Ma andiamo con ordine a scoprire cosa è successo durante il weekend in Brasile che ha visto arrivare davanti a tutti Sam Bird sulla McLaren, che finora si era tenuto abbastanza in disparte.
Le qualifiche dell’e-prix di Sao Paulo
La lotta per la pole position è stata serrata, con Pascal Wehrlein della Porsche che ha conquistato il primo posto, replicando così il successo ottenuto a Città del Messico all’inizio della stagione. Accanto a lui sulla seconda fila si è piazzato Stoffel Vandoorne della DS Penske, a cui Wehrlein a strappato la pole per una questione di soli 2 millesimi di secondo, evidenziando il livello di competitività tra i piloti.
La prima fase della sessione di qualifica dell’e-prix ha visto un’incredibile interruzione a causa della caduta in pista di un pallone, che ha reso necessaria l’esposizione della bandiera rossa. Questo curioso incidente ha portato i commissari di percorso a intervenire per rimuovere l’ostacolo prima di poter riprendere la sessione.
Un altro momento sorprendente e inatteso è avvenuto al termine dei 12 minuti di prova nel Gruppo A, quando il leader della classifica mondiale, Nick Cassidy, è stato eliminato dal primo turno, classificandosi al quinto posto e mancando l’accesso alla fase successiva per pochi millesimi di ritardo rispetto a Müller. Nonostante un danno alla sua monoposto, Müller è riuscito a qualificarsi per le fasi a eliminazione diretta insieme alla seconda Jaguar di Evans e alle due Penske di Vandoorne e Vergne.
Nel Gruppo B, invece, è stato Maximilian Günther a ottenere la migliore prestazione, mentre il suo compagno di squadra Jehan Daruvala è rimasto escluso dalla fase successiva insieme al campione del mondo in carica Jake Dennis, in una sorprendente eliminazione.
Nella fase a eliminazione diretta, Vandoorne ha dimostrato un’ottima performance superando Evans e Vergne, mentre Wehrlein ha battuto Mortara e Günther per accedere alla finale. Quest’ultimo aveva precedentemente eliminato Bird dopo una battaglia serrata. La finale tra Vandoorne e Wehrlein è stata combattuta fino all’ultimo giro, ma alla fine è stato Wehrlein a prevalere con un tempo più veloce di due decimi rispetto a Vandoorne, confermando la sua abilità e determinazione nelle gare più impegnative.
La consacrazione di Bird e McLaren a Sao Paulo
La gara è stata caratterizzata da numerosi sorpassi e una strategia particolarmente cruciale, che ha reso l’evento estremamente imprevedibile. Sia il fattore tempo che gli errori dei piloti hanno contribuito a scremare i potenziali vincitori, aggiungendo ulteriore suspense e emozione all’intera competizione.
Wehrlein apre con un’ottima partenza ma cede posizioni insieme a Vandoorne dopo il passaggio in attack zone a Da Costa ed Evans. Tuttavia, Evans sembrava non avere il passo necessario, permettendo a Vergne e Bird di superarlo facilmente.
Bird, pilota McLaren, si è posizionato in prima posizione dalla seconda curva quarto giro ed è riuscito a mantenerla anche dopo il primo passaggio in attack zone, grazie anche a una piccola disputa interna alla Porsche.
All’ottavo giro è scesa in pista la safety car a causa dell’ala anteriore della vettura di Di Grassi, che si era staccata in pieno rettilineo, dando la possibilità durante la ripartenza a Bird ed Evans di approfittare del momento per guadagnare posizioni grazie a un utilizzo intelligente della attack zone.
Dopo una serie di sorpassi e di cambi al vertice, torna in pista per la seconda volta la safety car al 16esimo giro dopo che l’alettone anteriore della vettura di Nick Cassidy infilatosi sotto la vettura in curva lo obbliga al ritiro dopo lo scontro ad alta velocità con le barriere
Sul finire della corsa la competizione tra Evans e Bird si è fatta più accesa, con il pilota Jaguar che riesce anche a prendere il comando della gara mentre Wehrlein e Dennis si contengono in un acceso sconto il gradino più basso del podio. All’ultimo giro però Bird con una manovra molto intelligente si porta nuovamente avanti alla curva 9, mentre Rowland beffa Wehrlein e Dennis conquistando la terza posizione.
Ordine di arrivo Formula E a Sao Paulo
Si aggiudica così 25 punti Bird con McLaren, 18 Evans per Jaguar, 15 Rowland per la Nissan e Wehrlein (grazie alla pole position) per Porsche. 10 punti per Dennis, 8 Da Costa, 6 Vergne, soli 4 punti per Vandoorne che aveva iniziato con grande spirito il weekend e 2 per Günther e Buemi che si avvale del miglior tempo sul giro.
Classifiche piloti e costruttori dopo l’e-prix di Sao Paulo
Niente da fare per il leader Cassidy che deve arrendersi alla sfortuna ma che riesce a mantenere con 57 punti la guida della classifica piloti anche se a una distanza ridotta a soli 4 punti da Wehrlein. Più indietro rimane molto aperta la sfida con 5 piloti in soli 6 punti ed Evans che porta punti prezioni alla Jaguar proprio quanto Cassidy invece è costretto al ritiro. Sembra mancare qualcosa ancora ai piloti DS Penske, Vergne e Vandoorne, per portarsi in condizione di competere ad alto livello, ma la stagione è lunga e bastano un paio di e-prix a cambiare completamente il corso degli eventi.
Prende invece il largo Jaguar nella classifica costruttori, grazie a due piloti che finora hanno portato posizionamenti interessanti e utili alla classifica, mentre fatica la Porsche che può godere quasi esclusivamente dei posizionamenti di Wehrlein e che in questo senso sta comunque facendo un lavoro egregio rispetto alle altre scuderie. Vedremo se anche Da Costa saprà migliorare il proprio contributo per inseguire Jaguar nella corsa alla vetta o se invece saranno DS Penske e McLaren a insidiare la seconda posizione.
Si conclude così un’altro emozionante weekend di Formula E a Sao Paulo che non ha certo deluso sotto il punto di vista dell’emozione e della competitività. Appuntamento tra due settimane sulla pista di Tokyo in Giappone, per un’altra emozionante gara, nella meravigliosa cornice del Tokyo Street Circuit