Mancano poche gare alla fine della stagione di Formula Uno e così le principali scuderie sono già al lavoro per la prossima annata. Un’attenta programmazione può essere fondamentale per non farsi trovare impreparati rispetto agli avversari e competere ad alti livelli. In casa Red Bull è stato annunciato un accordo strategico, che potrà aiutare le casse del team: Aston Martin a partire dal 2018 diventerà infatti title sponsor del team, che assumerà così il nome di Aston Martin Red Bull Racing.
Red Bull al lavoro per la prossima stagione
Sta per terminare il Mondiale di Formula Uno in cui Red Bull ha raccolto probabilmente meno di quanto si sarebbe aspettata, ma c’è sin da ora l’intenzione di non stare a guardare gli avversari. Nasce proprio in questa ottica il rafforzamento della partnership che lega la scuderia ad Aston Martin. L’azienda britannica diventerà infatti dal 2018 il title sponsor del team di Milton Keynes.
Christian Horner, team principal della scuderia anglo-austriaca, non può che essere soddisfatto dell’accordo raggiunto: “Dopo aver concepito e creato l’Aston Martin Valkyrie, un successo straordinario nel 2016, abbiamo esteso il nostro rapporto con la Casa britannica per rafforzare ulteriormente la nostra partnership. Vedremo dunque in azione il team Aston Martin Red Bull Racing dal 2018“.
Una collaborazione rafforzata
Ormai da qualche tempo Aston Martin e Red Bull collaboravano in piena sinergia, ma questo rinnovo consentirà di incrementare ulteriormente la partnership, non solo nella durata. Il contributo economico che il team di Milton Keynes fornirà alla scuderia sarà quindi superiore rispetto a quanto accaduto finora: grazie a questo accordo la presenza sulla livrea della RB14 sarà ancora più visibile.
Non è però finita qui. Le parti hanno anche creato un nuovo centro per prestazioni avanzate nella fabbrica Red Bull di Milton Keynes dove saranno inserite cento nuove persone. Gli addetti della struttura puntano a realizzare una nuova supercar frutto della sinergia, che dovrebbe approdare sul mercato a breve.
Aston Martin ha inoltre confermato di essere interessata a un ingresso più attivo in Formula Uno, anche se trasformare il desiderio in realtà non appare semplice. L’azienda britannica vorrebbe infatti mettere in atto il proprio progetto solo con un controllo stretto dei costi. “Le discussioni sulla power unit ci interessano ma solo se le circostanze saranno quelle giuste. Non entreremo in una guerra dei motori, senza restrizioni sui costi o di ore passate al banco prova; se la FIA riuscirà a creare il giusto ambiente, noi saremo interessati” – ha riferito Andy Palmer, ad di Aston Martin.