Lewis Hamilton si è laureato campione del mondo di Formula Uno per la quarta volta in carriera, ma c’è ancora un titolo che deve essere assegnato: il secondo posto nella classifica piloti. A sorpresa, però, questa posizione potrebbe non essere occupata da Sebastian Vettel, rimasto a lungo in lotta con il britannico. Il tedesco è infatti insidiato da Valtteri Bottas, distante solo 15 punti dal ferrarista. Nelle ultime due gare che mancano alla fine della stagione ogni scenario può ancora verificarsi.
In Brasile per non sbagliare
La stagione di Formula Uno volge al termine, ma prima di pensare alle vacanze e a come prepararsi al meglio alla prossima annata ci sono ancora due gare da disputare dove tutti i piloti faranno il possibile per non sfigurare. Il Mondiale nel weekend in arrivo farà tappa in Brasile dove la Ferrari, nonostante la delusione per il titolo mancato, vuole ottenere un buon risultato.
Sebastian Vettel è chiamato a una prova d’orgoglio: il tedesco, infatti, non ha ancora la certezza di potersi piazzare secondo nella classifica piloti. A insidiarlo c’è un avversario da non sottovalutare: Valtteri Bottas, compagno di squadra di Hamilton in Mercedes. Il pilota della “Rossa” ha un vantaggio di 15 punti sul finlandese, una distanza quindi che non lo mette del tutto al sicuro. In Mercedes non sono infatti disposti a fare sconti e sognano una doppietta che è ormai diventata una costante dal 2014 a oggi. Se l’obiettivo venisse centrato la superiorità della scuderia tedesca rispetto alla Ferrari sarebbe ancora più netta.
Un solo obiettivo: la vittoria
Interlagos, dove si corre domenica, è una pista che per tradizione piace particolarmente al “Cavallino”. Vettel in Brasile punta quindi al massimo risultato, che manca dal Gran Premio d’Ungheria. A Budapest il team di Maranello aveva raccolto non pochi complimenti grazie anche alla prestazione di Raikkonen, finito al secondo posto.
Bottas sembra comunque avere le idee chiare e ha bene in mente cosa poter fare nelle ultime due gare: “Le difficoltà che ho avuto in alcune gare di questa stagione, specie quelle affrontate dopo la pausa estiva come Spa, Suzuka e Sepang, sono nate dalla particolare conformazione dell’asfalto piuttosto abrasivo – ha detto Valtteri -. In queste piste ci sono curve da alta velocità che portano molta energie sulle gomme. In tracciati con asfalto più liscio puoi guidare in modo differente. Ad ogni modo ho le idee chiare circa le differenze nello stile di guida ed il set up che dovrò adottare su questo tipo di circuiti“.