È passata poco più di una settimana dal Gran Premio di Silverstone, che potrebbe rivelarsi decisivo per le sorti del Mondiale di Formula Uno. In quella gara, infatti, un problema a una gomma della monoposto guidata da Vettel ha compromesso gran parte del lavoro fatto precedentemente dal tedesco, che ha dovuto accontentarsi del settimo posto. Il trionfo di Lewis Hamilton sulla pista di casa è invece servito a ridurre le distanze tra i due in classifica a solo un punto. A questo il britannico sogna di attuare il sorpasso già dalla prossima corsa. A chiarire però cosa sia accaduto quel giorno ci pensa ora Pirelli: il ferrarista è stato frenato da una foratura lenta di uno pneumatico.
Un’indagine chiarisce tutto
La delusione che si respirava in casa Ferrari subito dopo la gara di Silverstone non si è ancora spenta del tutto: entrambi i piloti hanno infatti dovuto accontentarsi di posizioni peggiori rispetto a quanto inizialmente previsto, anche se è stato soprattutto Vettel, in virtù della sua posizione in classifica, il più danneggiato. Il vantaggio che lo separa da Hamilton, suo principale “rivale” nella lotta per il titolo, si è infatti ridotto a una lunghezza. Ora diventa quindi fondamentale ridurre al minimo gli errori per non compromettere quanto fatto nella prima parte di stagione.
Ma qual è stata la ragione che ha provocato il problema alla gomma alla monoposto del tedesco? A chiarirlo è Pirelli, che ha emesso un comunicato ufficiale al termine dell’indagine svolta a seguito dell’episodio: “Com’era evidente già da domenica pomeriggio, l’indagine completa ha confermato che la causa del problema è stata una foratura lenta. Il successivo ritorno ai box sul pneumatico sempre più sgonfio ha portato alla rottura finale” – è la spiegazione dell’azienda italiana che fornisce le gomme a tutte le scuderie.
I dubbi dei due piloti
Sin da subito sia Vettel sia Raikkonen non avevano nascosto i dubbi per quanto successo. Il tedesco già al termine della gara aveva sottolineato di essere stato sorpreso dal crollo avuto proprio nel finale: “Non credo che quello che è successo alla mia gomma sia dovuto a dei detriti trovati in pista – aveva detto -. Non ho ricevuto nessun segnale di quanto stava per accadere. Sentivo delle vibrazioni ma era da 20 giri che le sentivo, non c’era nessun segnale che indicasse un peggioramento. Le gomme non avevano un bell’aspetto ma non l’avevano mai avuto“.
Anche Raikkonen aveva avuto un problema simile, ma per chiarire meglio la sua situazione saranno necessari ulteriori accertamenti: “Il pneumatico danneggiato mostra meno chiaramente le ragioni dell’accaduto. Sono quindi in corso ulteriori test e analisi in laboratorio e nel dipartimento di test indoor. Ci vorrà ancora qualche giorno per poter indicare la causa definitiva del problema” – ha fatto sapere Pirelli.