Non è iniziato nel migliore dei modi il primo weekend stagionale per Daniel Ricciardo. In occasione della seconda sessione di prove libere in Australia l’australiano non ha rispettato i limiti di velocità imposti dal regime di bandiera rossa proprio nel momento in cui stava provando il suo giro di qualifica. Questo gli costerà una penalizzazione di tre posizioni nella gara in programma domenica.
Una tegola inaspettata
Iniziare una nuova stagione in modo positivo può servire da spinta positiva per le gare successive, ma questo quadro non sembra rispondere alla situazione di Daniel Ricciardo. L’australiano, in occasione della seconda sessione di prove libere, non ha infatti rispettato i limiti di velocità imposti dal regime di bandiera rossa. La “red flag” era stata esposta dai commissari a causa di un cavo del sistema di cronometraggio fuoriuscito dall’asfalto sul rettilineo di partenza. Il pilota della Red Bull ha comunque tentato di rallentare fino a 175 km/h, ma questo non è stato sufficiente per rispettare il nuovo regolamento, introdotto proprio poco prima della gara australiana.
Il comportamento tenuto gli è però costato una penalizzazione non da poco in vista della gara di domenica: ben tre posizioni.
Le norme parlano chiaro
La penalizzazione ai danni dell’australiano è stata inevitabile. Secondo il regolamento, infatti, quando “si attraversa la “safety-car line” fino all’ingresso della pit-lane i piloti devono procedere sotto il limite fissato dalla Electronic Contro Unit della FIA. “Il valore viene calcolato in percentuale sui precedenti passaggi del pilota“.
Nonostante la misura pesante, Ricciardo può tirare un sospiro di sollievo. La sanzione avrebbe potuto essere più pesante, come indicato nel comunicato emesso dalla FIA: “Il collegio dei commissari sportivi – recita il comunicato FIA – ha pertanto imposto una penalità minore del solito, limitandosi a tre posizioni sulla griglia di partenza e due punti di penalità sulla patente“.
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