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Formula Uno, il rammarico di Marchionne: “In Malesia le Ferrari potevano battere chiunque”

Marchionne

La Ferrari torna da Sepang con una forte sensazione di amarezza che sarà difficile scacciare in tempi brevi. Vettel a causa della rottura del motore subita in qualifica è stato infatti costretto a partire in gara dall’ultima posizione, mentre Raikkonen non ha neppure iniziato la corsa. Quanto accaduto ha lasciato scontento anche Sergio Marchionne, che annuncia cambiamenti imminenti alle monoposto. Il presidente è inoltre intervenuto anche su un tema che riscuote grande fascino tra gli appassionati di motori, l’auto elettrica: questo genere di veicoli può introdurre importanti benefici, ma anche rischi da non sottovalutare.

C’è ancora tanto da migliorare

Nascondere la delusione per le prestazioni inferiori alle aspettative delle due Ferrari a Sepang è piuttosto difficile per tutti, compreso Sergio Marchionne. Il presidente ha parlato della situazione delle “Rosse” in occasione di un suo intervento a Rovereto dove ha ricevuto la laurea honoris causa in ingegneria industriale: “Parliamo di cose sicure. Che le due Ferrari potessero battere tutti è un fatto indiscusso, e che potesse accadere anche a Singapore è un fatto indiscutibile. Il fatto che abbiamo avuto dei problemi con i propulsori ha a che fare con due cose: abbiamo una squadra molto giovane e la qualità della componentistica non è al livello necessario per un’auto da gara. Per questo stiamo intervenendo“.

Nascondere il rammarico è quindi piuttosto difficile: “È quasi una fortuna che non ci sia successo nulla fino adesso – continua –. Ora ci stiamo riguardando tutta la filiera e facendo dei cambiamenti organizzativi. Avere questi problemi in gara ti rompe. Se ti succede a casa di spaccare un motore, vabbè, ma fare una figura così, avere una macchina in seconda posizione e non vederla in griglia è veramente da tirarsi i capelli“.

Resta quindi da capire quale sia stata l’origine del problema che ha coinvolto due unità dello 062: in entrambi i casi si è verificata una crepa nella canalizzazione di carbonio che ha fatto disperdere l’aria in pressione. Ora dovranno quindi essere “bonificate” le parti che sostituiranno i pezzi avariati.

Auto elettrica? Marchionne frena

La maggior parte delle case automobilistiche sono al lavoro ormai da qualche tempo con l’obiettivo di diminuire il livello di emissioni inquinanti. L’auto elettrica per molti è interpretata quindi come una naturale conseguenza di questa tendenza, anche se non mancano i dubbiosi. Tra questi c’è anche l’amministratore delegato di FCA, Sergio Marchionne, che ha parlato di questo tema nel suo intervento: “Le auto elettriche possono sembrare una meraviglia tecnologica, soprattutto per abbattere i livelli di emissione nei centri urbani, ma si tratta di un’arma a doppio taglio perché forzare l’introduzione dell’elettrico su scala globale, senza prima risolvere il problema di come produrre l’energia da fonti pulite e rinnovabili, rappresenta una minaccia all’esistenza stessa del nostro pianeta”.

Il dirigente ritiene quindi sia più utile lavorare per migliorare i motori tradizionali riducendo consumi ed emissioni, ma allo stesso tempo favorire la diffusione di carburanti alternativi. In casa FCA ci si sta concentrando in modo particolare sul metano, ritenuto “il più virtuoso e più pulito in termini di emissioni”.