In casa Ferrari dopo la doppietta in Ungheria l’entusiasmo è alle stelle: il primo posto ottenuto da Vettel ha infatti permesso di allungare il distacco in classifica rispetto ad Hamilton. Non poteva esserci quindi clima migliore in vista della pausa estiva. Si avvicina così anche il momento in cui si deve pensare al futuro, che dovrebbe vedere quasi certamente ancora la presenza del tedesco e di Raikkonen ai nastri di partenza. Per il finlandese quasi certamente, complice anche l’età (37 anni a ottobre) il rinnovo sarà annuale, ma a sorpresa la durata potrebbe essere la stessa anche per il tedesco. Una scelta fatta anche per valutare le posizioni di altri piloti, liberi dal 2019.
Rinnovo Vettel: una conferma tanto attesa
Il rendimento della Ferrari in questa stagione è finora al di sopra delle aspettative di molti. Probabilmente neppure i più ottimisti si sarebbero aspettati risultati del genere e un gap con la Mercedes quasi del tutto ridotto. L’idea di vedere tra qualche mese Sebastian Vettel campione del mondo non è quindi poi così lontana dall’essere realizzata.
In attesa di capire cosa accadrà nelle prossime gare, a Maranello si sta già iniziando a lavorare in ottica 2018. La permanenza del tedesco è pressoché certa, anche se finora non erano state avanzate ipotesi sulla durata del contratto.
A sorpresa, però, il rinnovo dell’attuale leader del Mondiale potrebbe essere più breve rispetto al previsto. Quasi sicuramente il prolungamento sarà solo per un anno, esattamente come per il suo compagno di squadra Kimi Raikkonen.
Una scelta positiva per entrambi
Chi si aspettava di vedere ancora a lungo Vettel in Ferrari, soprattutto in caso di conquista del titolo mondiale quest’anno, potrebbe quindi restare parzialmente deluso dal prolungamento del contratto solo per un anno. Una decisione che comunque non precluderebbe la possibilità di un ulteriore rinnovo nel 2018.
Questa scelta mette però d’accordo tutti: lascerebbe infatti libero il tedesco di valutare con tranquillità altre offerte, ma anche la Ferrari, che vorrebbe tenersi altre porte aperte in considerazione della situazione di molti piloti, il cui rapporto con le rispettive scuderie scade proprio nel 2018.