Formula Uno, tre zone DRS in Australia: obiettivo favorire i sorpassi

Formula Uno, tre zone DRS in Australia: obiettivo favorire i sorpassi

Si avvicina il Gran Premio d’Australia, la gara che come da tradizione darà il via ufficiale alla stagione 2018 di Formula Uno dove a trionfare un anno da fu proprio Sebastian Vettel. Rispetto al consueto circuito, è stata messa in atto una leggera modifica con l’obiettivo di favorire lo spettacolo: è stata infatti introdotta una terza zona DRS dove potrebbe essere più semplice effettuare i sorpassi.

Obiettivo favorire lo spettacolo

L’avvento di Liberty Media in Formula Uno ha finora scatenato non poche polemiche soprattutto da parte di team importanti quali Ferrari, Mercedes e McLaren, poco propensi a introdurre una serie di modifiche al regolamento. La proprietà americana, dal canto suo, si è comunque difesa sottolineando di voler innanzitutto rendere più divertenti le gare.

Nasce proprio in questa ottica una modifica attuata al circuito di Albert Park, in Australia, dove si corre domenica la prima gara stagionale. Oltre alle due note zone DRS presenti sul rettilineo di partenza e sul rettilineo tra le curve 2 e 3, la FIA e i detentori dei diritti ne hanno infatti introdotta una terza, tra la curva 12 e la 13. Questo tratto è lungo solo 250 metri, ma inevitabilmente costringerà i piloti a modificare almeno parzialmente il proprio assetto da corsa. La cautela per non incorrere in brutte sorprese dovrà quindi essere massima.

Il circuito di Albert Park (Foto: Circusf1.com)

Ci aspetta una gara ricca di sorprese?

A Melbourne, questo è almeno l’auspicio degli organizzatori, dovrebbe quindi essere più semplice poter effettuare i sorpassi. Anche chi dovesse essere protagonista di una qualifica non ottimale potrà quindi rifarsi senza grandi difficoltà in gara.

La modifica effettuata è certamente rilevante soprattutto perché non ha precedenti: mai in un circuito sono presenti ben tre zone DRS. Resta comunque chi si dice poco convinto della novità: “250 metri potrebbero non essere sufficienti per accumulare un vantaggio in termini di velocità, lo scopriremo solo quando saremo in pista” – ha detto un ingegnere.

 

Foto immagine in evidenza: f1sport.com