Formula Uno, Verstappen celebra Schumi: “In pista faceva di tutto per vincere”

Formula Uno, Verstappen celebra Schumi: “In pista faceva di tutto per vincere”

Max Verstappen, nonostante la giovane età, ha già raccolto numerosi apprezzamenti per la sua determinazione e la capacità di affrontare anche le difficoltà in pista. I paragoni, per chi come lui ha ottenuto il record di pilota più giovane a vincere un Gran Premio, sono quindi inevitabili. L’olandese ha però le idee chiare quando gli si chiede di indicare il suo preferito nella storia del Circus: Michael Schumacher.

Un mito in pista e fuori

Sono ormai trascorsi diversi anni dal momento in cui Michael Schumacher ha deciso di appendere il casco al chiodo, ma anche ora che il tedesco sta provando faticosamente a riprendersi dal terribile incidente avuto sugli sci l’affetto dei tifosi non lo abbandona. Tra questi, c’è anche un giovane talento della Formula Uno come Max Verstappen, che ha avuto la possibilità di conoscerlo al di fuori delle gare quando era solo un bambino.

L’olandese ha infatti frequentatoil grande Schumi quando il papà era compagno dell’ex ferrarista in Benetton: ““Di lui ricordo poche cose, andavamo in vacanza insieme quando avevo 4 o 5 anni – ha detto in un’intervista a Ziggo Sport – . Ero solo un bambino, quindi giocavo con il figlio Mick che è un po’ più piccolo di me. Il tutto era molto rilassato e giocoso, non pensavo a lui come il grande Schumacher.

Un piccolissimo Max Verstappen con Michael Schumchaer (Foto: Formel 1)

In questi mesi non sono mancate le critiche a Max per il suo modo di comportarsi in pista, da molti ritenuto eccessivo. Per difendersi lui ha però osato fare un paragone davvero illustre: “Schumacher ha fatto di tutto in pista per vincere, se serviva buttava qualcuno anche fuori pista. Questa è la mentalità di un vincente“.

Importante restare con i piedi per terra

Almeno per ora Verstappen preferisce concentrarsi sulla stagione che lo attende in Red Bull dove punta a fare bene e migliorare. Il pilota rifiuta quindi ogni tipo di paragone con i colleghi che in passato hanno fatto la storia: “Non voglio essere paragonato a Senna o a nessun altro, è più importante essere unici. Naturalmente è un bene se vengo paragonato a lui, significa che sto facendo bene, ma non mi interessa troppo: in Formula Uno un giorno puoi essere un eroe, quello dopo un idiota. Vivo il momento” – ha concluso.

 

 

Foto immagine in evidenza: Getty Images