Importante svolta nella carriera di Francesco Bagnaia. Il pilota, che si appresta a disputare una nuova stagione con lo Sky Racing Team VR46 in Moto2, nel 2019 sbarcherà nella classe regina del Motomondiale. La Ducati Pramac, il team satellite della scuderia di Borgo Panigale, ha infatti deciso di puntare su di lui. Si tratta di una conferma ulteriore di quanto il gruppo di lavoro tenga a valorizzare il più possibile i giovani talenti italiani.
Obiettivo centrato: far crescere giovani talenti
Quando Valentino Rossi ha deciso di fondare un team con il suo nome l’idea alla base era quella di provare a individuare ragazzi con la passione per la moto in grado di crescere e di approdare un giorno nella classe regina del Motomondiale. Ora il traguardo sembra essere pienamente stato raggiunto.
Francesco “Pecco” Bagnaia, che si appresta a disputare la stagione ormai prossima con lo Sky Racing Team VR46, ha infatti raggiunto un accordo con la Ducati Pramac a partire dal 2019. Un riconoscimento importante, arrivato dopo avere conquistato il titolo Rookie of the Year in Moto2 nel 2017. L’italiano sostituirà con ogni probabilità Danilo Petrucci, “invitato” dallo stesso team a pensare a una nuova destinazione per il prossimo anno.
Un sogno realizzato
Poter approdare in MotoGp rappresenta il coronamento di un sogno per Bagnaia, che ha lavorato duramente in questi anni: “L’anno prossimo realizzerò uno dei miei sogni. Ho detto spesso che mi sarebbe piaciuto correre in MotoGP in sella a una Ducati e finalmente accadrà. Per me è un grande risultato e per questo devo ringraziare il Team, Sky e la VR46 Riders Academy, per tutto il supporto e per avermi seguito nel mio percorso di crescita nelle ultime 5 stagioni, di cui tre nello Sky Racing Team VR46. Ora, però, è fondamentale rimanere concentrati su quest’ultima stagione in Moto2. Abbiamo davvero una grande opportunità, possiamo giocarci delle carte importanti”.
In attesa di quel giorno, “Pecco” è pienamente concentrato sulla nuova stagione in Moto2 dove ad affiancarlo sarà Stefano Manzi.