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Giacomo Agostini, 5 curiosità che non tutti conoscono sul pilota più vincente di sempre

La leggenda nasce da… un’incomprensione

  1. La storia del pilota più vincente di sempre nasce in maniera casuale, quando Aurelio Agostini, padre del giovane Ago, spaventato dalla sfrenata voglia e predisposizione del figlio Giacomo di gareggiare in moto, si affida alla decisiva opinione dell’anziano notaio di famiglia, nonché consigliere di fiducia del padre. Il quale capendo “bicicletta” invece di “motocicletta” esorterà l’impaurito Aurelio a lasciar svolgere dello sport (in quanto salutare) a quello che poi diventerà il pioniere di una generazioni di piloti italiani fenomenali. Agostini in svariate interviste ha più molte dichiarato: “Se non avessi fatto il motociclista, avrei fatto il motociclista. Perché non me ne fregava niente di niente, io volevo correre in moto e basta”. Sicuramente crediamo alle parole del 15 volte iridato, ma chissà come sarebbe andata, se il notaio non avesse dato il suo consenso!
  2. Agostini divenne icona di stile, il suo successo, la sua personalità e il suo modo di approcciarsi ai media elevarono il pilota italiano a uomo riferimento del motomondiale dell’epoca, e ciò rifletteva anche nelle mode che Ago portava all’interno del paddock. Il pilota della MV Agusta fu infatti uno dei primi ad usare stabilmente il casco integrale, pratica (paradossalmente, ma quelli erano i primi tempi) poco usata fino a quel momento.
Credits: moto1pro. Agostini pronto a sfidare il nuovo rivale, Phil Read