Impresa ai limiti del paranormale
5. La gara che fece capire al mondo chi era Giacomo Agostini si corse a Daytona, nel 1974, quando il pilota bresciano e la Yamaha corsero la 200 miglia, una delle gare più difficili, per resistenza e capacità. Fino a quell’anno i pilota americani “snobbavano” il motomondiale, ritenendo di essere i migliori al mondo su due ruote, ed in occasione della 200 miglia la stampa locale fomentò queste considerazioni, apostrofando Agostini con nomignoli come “Ago-daisy”, per le sue famigerate storie di gossip. La stampa sottovalutò il 15 volte campione del mondo a favore dell’idolo di casa e favorito, il giovane Kenny Roberts, che conscio di giocare in casa ripeteva spavaldo: “Agostini non conosce il circuito e non conosce la sua moto; me lo mangerò tutto crudo“. Agostini tenne il suo solito approccio, ignorando provocazioni e rivali e studiando le traiettorie, migliorando prova dopo prova la sua Yamaha. Il risultato in gara fu pazzesco, Ago mantenne un ritmo infernale per tutti e 52 i giri compiendo uno sforzo fisico notevole per i suoi 32 anni e stravinse la gara davanti proprio a Kenny Roberts. L’impresa fu impreziosita dal fatto che quella gara fu la prima in sella ad una 2 tempi per Agostini, che mostrò un’incredibile capacità di adattamento! Lo stesso Roberts a fine gara dichiarò incredulo: “Non credo che Agostini sia umano”!
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