Il Gran Premio delle Americhe si è concluso senza grosse sorprese. Marc Marquez ha dominato e ha passato la maggior parte del tempo in solitaria. Per questo motivo non teme poi molto di dichiarare ai microfoni con un sorriso soddisfatto: “l’unica cosa che non mi è piaciuta è che ho fatto troppi giri da solo, quindi così è stata molto lunga”.
Una gara perfetta
Austin è ormai per Marc Marquez quasi una passeggiata. Il suo storico parla chiaro, su sei gare disputate tutte e sei le ha vinte proprio lui. E chiunque abbia visto la gara può testimoniare quanto sia stato un monologo a senso unico e poco entusiasmante in quanto a spettacolo. Di sorpassi e momenti adrenalinici ce ne sono tuttavia stati, ma si sono svolti quasi tutti parecchie centinaia di metri più indietro dai fumi dello scarico della Honda dello spagnolo.
Ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD non poteva che esprimere tutta la propria soddisfazione raccontando qualcosa sulla propria gara e sulle sensazioni che lo hanno accompagnato lungo i 20 giri del Gran Premio delle Americhe: “Sono stato sempre molto concentrato perché volevo fare una gara perfetta. Non penso di aver mai fatto una gara così spingendo dal primo giro all’ultimo da quando corro in MotoGP. Oggi ci voleva, mi sentivo bene e il set-up della moto mi ha aiutato molto”.
Il segreto di Austin
Dopo una prestazione del genere la curiosità della stampa e dei tifosi è massima come è normale che sia. Alla domanda rivoltagli sul perché si trovi talmente bene fra i cordoli delle curve veloci di Austin Marc Marquez ha risposto così: “Nei cambi di direzione penso che la Yamaha sia più agile di noi, ma quando ci sono dei tornantini stretti e magari a sinistra – sottolinea lo spagnolo – quelli sono i miei punti forti. Anche guardando la telemetria di Crutchlow e di Pedrosa, sono le curve a sinistra quelle in cui riesco a fare la differenza”.
Marquez: “La Ducati mi fa sempre paura”
Al di là di questo, alla domanda sul ritorno di Andrea Dovizioso in prima posizione nella classifica generale della MotoGP nonostante una gara non proprio perfetta, Marquez risponde così: “La Ducati mi fa sempre la stessa paura. L’anno scorso era più indietro quando siamo partiti da Austin. Sapevamo che Dovizioso avrebbe fatto fatica qui e in Argentina, ma sappiamo anche che in Europa sarà di nuovo molto forte. Non è andato molto veloce, ma alla fine è lui in testa al campionato”.
