La stagione 2018 è iniziata certamente al di sotto delle aspettative per Lewis Hamilton, desideroso di confermare il titolo ottenuto nella scorsa annata e di ottenere il quinto sigillo in carriera. Non tutto è comunque da buttare: in due gare sono arrivati altrettanti podi, ma per uno come il britannico che ama primeggiare in ogni circostanza non riuscire a vincere non può che generare un po’ di frustrazione. Non è mancata una nota polemica in Bahrain: il campione del mondo ha criticato aspramente il comportamento di Max Verstappen, che lo ha attaccato sin dalla prima curva.
Una gara con una coda polemica
Il weekend dei motori che ci siamo da poco lasciati alle spalle porta con sé un’ondata di polemiche che non sarà semplice dimenticare. In MotoGp, infatti, più che il risultato ottenuto in Argentina da Crutchlow ha prevalso lo scontro in pista che ha avuto per protagonisti Valentino Rossi e Marc Marquez. I due non se le sono certo mandate a dire.
Non è andata meglio nemmeno in Formula Uno, reduce dal Gran Premio del Bahrain. Lewis Hamilton, complice forse la frustrazione per la mancata vittoria, non riesce a dimenticare l’atteggiamento, a sui dire troppo aggressivo, tenuto da Max Verstappen. Nel corso del primo giro l’olandese ha chiuso la traiettoria senza considerare la presenza Mercedes, la cui ala anteriore era ancora all’altezza dell’asse posteriore della Red Bull. Il contatto tra le due monoposto non si è quindi potuto evitare. Il primo a esserne danneggiato è stato l’olandese, ma il pilota della Mercedes non ha lasciato passare l’accaduto.
Le parole dell’inglese non lasciano adito a fraintendimenti: “Ho rivisto le immagini – ha spiegato Hamilton – e la mia opinione non è cambiata. Ho accettato il sorpasso, mi sono tirato indietro perché sapevo che mi avrebbe chiuso. Ma non mi ha proprio lasciato spazio, e non aveva bisogno di chiudere in modo così secco, avevo già alzato il piede dall’acceleratore. Penso solo che sia ancora giovane pilota, imparerà, ha un passo fantastico, ma quando si è giovani non sempre si prendono le decisioni giuste”. A Lewis è poi sfuggito un altro messaggio poco piacevole: “È una testa di…”
Una critica dura e inequivocabile
Lewis tanto è scattante in pista quanto spesso è deciso con le parole. Il campione del mondo non ha esitato a criticare lo stile di guida di Verstappen, che finirebbe per penalizzare la sua scuderia: “Credo che la Red Bull abbia una buona macchina, in grado di ottenere dei risultati importanti, ma a causa di queste situazioni innescate da decisioni inesperte o immature non li ottengono“.
Christian Horner, team manager della Red Bull, ha invece provato a calmare le acque: “Quando due piloti di quella caratura sono in lotta per lo stesso pezzo di asfalto le scintille ci sono spesso. Fortunatamente Lewis non ha subito danni, e mi spiace che il contatto ci abbia privato di un confronto più lungo che sono certo sarebbe stato appassionante”.