Facciamo un passo indietro. In due round, Hockenheim e Hungaroring, Hamilton ha ribaltato il suo ritardo in classifica piloti, mettendo a segno due vittorie che lo hanno rilanciato con forza nel posto di favorito numero uno per il titolo iridato. A Spa si presenta con 24 punti di vantaggio sul rivale Vettel, che però nelle libere mostra un ritmo brutalmente migliore. La pole sembra un affare tutto rosso, eppure a qualche minuto dall’inizio del Q3 scoppia a piovere: dall’inizio dell’era ibrida la Mercedes ha sempre ottenuto il miglior crono in condizioni di asfalto bagnato, Lewis conferma la regola. Il sabato sera è un tormento per Seb e un calvario per il Cavallino Rampante, che intravede l’ennesimo successo sfumato. Hamilton se la ride, ma fino a tre quarti del primo giro del GP, quando viene fulminato da un grandioso sorpasso di Vettel, che di li in poi non molla più la leadership.
Hamilton non ci sta: “C’è il trucco dietro”
“Congratulazioni a Vettel, io ho fatto tutto il possibile e credo che in questo weekend non potevamo fare di più” ha detto Hamilton dopo la bandiera a scacchi, dopo aver indugiato dinnanzi la SF71H alla ricerca di qualche particolare anomalo. Non a caso si è poi rivelato: “Quando mi ha superato nemmeno l’ho visto, hanno trovato un trucco speciale per andare forte. Dovremo cercare di recuperare il terreno perso, pensavo di avere l’opportunità di sorpassare Vettel dopo la Safety car, però probabilmente mi avrebbe superato di nuovo. Hanno trovato un trucco speciale, dovremo cercare di pareggiare nelle prossime gare. Se mi ha sorpreso l’attacco di Vettel al primo giro? No, ero impotente, non avevo possibilità di difendermi. In definitiva è stata una gara piuttosto noiosa, ho spinto spinto spinto, ma non è servito a niente“.
Arrivabene sorride e forte
E a chi gli fa notare che un campionissimo come Hamilton è rimasto esterrefatto dalla vettura in rosso, Maurizio Arrivabene, team principal di Scuderia Ferrari, ribadisce: “Un campionissimo ce l’abbiamo anche noi, ed oggi ha fatto un lavoro magnifico. Ieri (Hamilton, ndr) è stato definito il mago della pioggia e allora noi, oggi, siamo i maghi dell’asciutto. Lewis ha fatto bene a guardare la nostra macchina perché non è inferiore alla sua“. Il GP d’Italia si avvicina, e il trionfo di Seb è una densa iniezione di fiducia: “A Monza andremo per fare bene con serenità e concentrazione e magari con un bel sorriso. Potremo contare sul pubblico: avremo anche il dodicesimo uomo in campo e ci contiamo molto, siamo sicuri che ci sosterrà.”