In casa Ferrari cresce l’adrenalina in vista della partenza della stagione dove c’è il fortissimo desiderio di riportare a Maranello un titolo che manca ormai da troppi anni. Nessun dettaglio è stato lasciato al caso e proprio con questo obiettivo la scuderia ha messo in atto cambiamenti importanti: ora ci sono un nuovo direttore sportivo, Mattia Binotto, e un nuovo compagno di squadra per Sebastian Vettel, Charles Leclerc. Il dirigente si sente fiducioso, ma avrebbe il desiderio di avere al suo fianco un “aiutante” che avrebbe potuto essere davvero prezioso: Michael Schumacher.
Un avversario fortissimo contro cui lottare
Lewis Hamilton sarà ancora una volta il favorito numero uno per la conquista del titolo. E non potrebbe essere diversamente: la Mercedes, infatti, vince il titolo costruttori in modo ininterrotto ormai dal 2014 e il britannico non ha intenzione di interrompere facilmente la sua leadership.
Il pilota delle Frecce d’Argento, che vanta già il record di pole position (83 rispetto alle 65 di Michael Schumacher), ha già altri primati nel mirino, attualmente detenuti dal tedesco e Ferrari. Le vittorie (91 a 73) e i titoli (7 a 5) sono infatti ancora a favore del sette volte iridato.
Lewis e Schumi sono quindi destinati a restare nella storia del Circus, ma con caratteristiche diverse, come ci tiene a precisare il neo direttore tecnico di Maranello Mattia Binotto: “Sono due persone opposte. Nella personalità, nel talento e anche nel modo di guidare, in tutto“- ha detto al Corriere della Sera.
Tutti quelli che hanno il “rosso” nel cuore non possono non avvertire la mancanza di Michael, che avrebbe potuto dare un contributo fondamentale a quello che è sempre stato il suo mondo. E anche su questo Binotto ha le idee chiare: “Prima ancora di metterlo in macchina lo metterei in squadra. Perché è un leader“.
Binotto punta su Leclerc
Tra i motivi che generano curiosità in vista della nuova stagione c’è la presenza in Ferrari di Charles Leclerc. Il monegasco è davvero giovanissimo (ha solo 21 anni), ma la scuderia italiana crede fortemente nelle sue potenzialità.
“Charles per noi è un investimento. Passa molto tempo con gli ingegneri per progredire al meglio. È anche una questione di linguaggio, deve acquisire il vocabolario necessario per comunicare perché puoi anche essere sensibile, ma poi devi saper spiegare la macchina. Impara in fretta, è un tipo smart” – ha concluso il dirigente.
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