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Hamilton non sanzionato, la FIA: “Preso tempo per essere sicuri”

Hamilton

La classifica di Formula Uno in questa stagione ricca di colpi di scena ha subito l’ennesimo scossone. L’errore commesso da Sebastian Vettel a Hockenheim ha infatti spianato la strada a Lewis Hamilton, che è salito sul gradino più alto del podio ed è tornato nuovamente in testa alla graduatoria piloti. Non tutto è però andato subito a buon fine per il britannico, che ha rischiato di essere sanzionato per il taglio della linea compiuto nel corso della gara. È stata necessaria addirittura un’ora e mezza per arrivare a una decisione definitiva da parte della FIA, un tempo che non ha mancato di scatenare qualche polemica.

Una decisione presa con consapevolezza

Non è stato certamente un weekend indimenticabile per i tifosi della Ferrari quello che ci siamo da poco lasciati alle spalle. Alle notizie sulle condizioni di salute dell’ormai ex presidente Sergio Marchionne, si è aggiunto infatti il ritiro in gara di Sebastian Vettel. A rendere il tutto ancora più grigio c’è stata la vittoria di Lewis Hamilton, tornato ora in testa alla classifica.

Lewis Hamilton festeggia la vittoria in Germania (Foto: Scrol.in)

In un primo momento, però, il britannico ha rischiato di non veder convalidato il suo risultato. La FIA ha infatti impiegato ben 90 minuti di tempo per prendere una decisione definitiva sul taglio dell’erba effettuato dal pilota Mercedes per tornare in pista al 52esimo giro. A spiegare la tempistica così elevata è stato proprio Charlie Whiting, direttore della FIA: “Ci vuole un po’ di tempo per essere certi che, se si ha intenzione di convocare una squadra, ci sia una buona ragione. Volevamo aspettare dopo la gara per dare un’occhiata, perché ci stavamo avvicinando alla fine. Poi ci sono stati la pioggia, i temporali e tutto il resto. Quando tutto si è calmato, abbiamo dovuto guardare in maniera approfondita e gli steward hanno deciso che avrebbero dovuto discutere con la squadra“.

Nessun reclamo Ferrari

Domenica c’è stato chi a ipotizzato che a spingere la FIA a valutare con più attenzione il comportamento di Hamilton fosse stata la Ferrari. Niente di tutto questo, come ha chiarito lo stesso Whiting.

Charlie Whiting, direttore della FIA (Foto: Autosport)

I commissari hanno voluto comunque spiegare cosa li abbia spinti a non sanzionare il britannico. La Mercedes e il pilota hanno ammesso l’infrazione, che è avvenuta in regime di Safety Car (quindi di vetture che procedevano lentamente). Non c’è stata inoltre alcuna situazione di pericolo per gli altri concorrenti.