Il campionato 2018 si sta rivelando pieno di sorprese, non solo però per la corsa al titolo piloti e costruttori. Il mese di agosto è stato infatti teatro di due importanti movimenti di piloti: Daniel Ricciardo in Renault e l’addio (o arrivederci?) di Fernando Alonso alla Formula 1. Il pilota asturiano è arrivato a questa soffertissima decisione dopo le ultime tre stagioni in McLaren, che si sono rivelate semplicemente disastrose. Il futuro del due volte campione del mondo è però ancora incerto, avendo avuto vari inviti in giro per il mondo.
Alonso, italiano di adozione
L’Italia è da sempre nella vita di Fernando Alonso, fin dalla sua infanzia. Il pilota spagnolo è infatti cresciuto sui kart in Italia per poi spostarsi in Minardi durante l’adolescenza. Proprio sulla Minardi è stato notato dall’Italiano Flavio Briatore, allora team manager della Renault. Briatore che ha permesso ad Alonso di passare da terzo pilota a primo, ottenendo due titoli mondiali contro la Ferrari di Michael Schumacher. Ferrari che però era da sempre nel suo destino, tanto che l’ultima vittoria a Monza della rossa (2010) è stata proprio del pilota asturiano. Questo fortissimo legame il pilota della McLaren non l’ha scordato, postando ieri su i suoi social una foto commemorativa con i tifosi della rossa dal podio di Monza.
Monza selfie. Questo sarà il mio ultimo GP di Italia F1. Qui sono cresciuto in go kart,con il Team Minardi?? ho debuttato in F1, con Flavio?? ho vinto campionati dil mondo, e abbiamo lottato per il mondiale 5 anni incredibili in Ferrari??.Grazie Italia.Grazie Monza???? pic.twitter.com/eEFv96gVOW
— Fernando Alonso (@alo_oficial) 30 agosto 2018
Monza post incidente di Spa
Questo week-end di gara il due volte campione del mondo si presenta però più carico, dopo il disastroso Gran Premio di Spa. Alonso che era arrivato alla gara di domenica dopo delle qualifiche pessime, nelle quali si era posizionato nelle ultimissime posizioni della griglia. Come se non bastasse poi, il pilota McLaren è stato violentemente tamponato da Hulkenberg il quale lo ha fatto decollare sopra l’incolpevole Leclerc. Il risultato è stato una monoposto distrutta e milioni di euro di danni.