Il futuro di Andrea Iannone è tutto da scrivere. La Suzuki ha infatti recentemente rinnovato il contratto ad Alex Rins, ma sembra propensa a non proseguire l’avventura con il pilota italiano. L’abruzzese aveva dato qualche segnale di risveglio ad Austin e Jerez de la Frontera dove era riuscito a ottenere due podi, ma l’ottimismo si è ben presto spento a Le Mans, dove la sua gara è terminata poco dopo l’inizio. A questo punto sembra sempre più difficile pensare a una sua permanenza nel team giapponese: l’Aprilia è però dietro l’angolo.
La fiducia sembra ormai persa
Toshihiro Suzuki, CEO della casa giapponese non aveva voluto mancare all’appuntamento con la gara di Le Mans dove desiderava poter assistere a una bella prestazione dei suoi piloti, ma Andrea Iannone, che era arrivato in Francia con grandi aspettative, è stato costretto al ritiro poco prima del via. Poco meglio è andata al compagno di squadra Alex Rins, finito al decimo posto.
Ma se lo spagnolo è riuscito già a guadagnarsi il rinnovo, ben diversa sembra la situazione dell’italiano. Nonostante il riavvicinamento nato nelle ultime settimane, le strade del centauro di Vasto e della scuderia giapponese sembrano essere sempre più lontane. Al momento i dirigenti non si sbottonano, ma i nomi alla portata sembrano soprattutto tre: una “sicurezza” come Jorge Lorenzo, in rotta con la Ducati, o un giovane tra Joan Mir e Franco Morbidelli.
L’Aprilia è più vicina
Fortunatamente a Iannone le offerte non sembrano mancare. La pista più attendibile sembra quella che punta all’Aprilia, desiderosa di avere in sella un pilota italiano. Il team sembra avere grandi ambizioni per il futuro e già in occasione della presentazione della nuova moto utilizzata in questa annata non ci si era nascosti: l’obiettivo da raggiungere, anche se tutt’altro che semplice, è la top 5.
Romano Albesiano, responsabile Aprilia Racing, è già stato interrogato a Le Mans sull’interesse della scuderia nei confronti di “The Maniac”, ma aveva preferito non sbottonarsi troppo. “Per adesso non posso dire nulla” – sono state le sue parole, ma evidentemente sono la dimostrazione di come qualcosa bolla davvero in pentola.
Foto immagine in evidenza: Valerio Origo
