L’anno che ci stiamo per lasciare alle spalle è stato decisamente negativo per gli appassionati del Motomondiale. Nell’arco di poche settimane, infatti, ci hanno lasciato Nicky Hayden, morto dopo cinque di agonia dopo essere stato investito in bicicletta a Rimini, e Angel Nieto, uno dei piloti più vincenti della storia. In estate siamo inoltre stati in ansia a lungo per le condizioni di Max Biaggi, rimasto coinvolto in un grave incidente mentre si stava allenando sulla pista del Sagittario a Latina. Ora il Team Aspar ha deciso di rendere omaggio al mito spagnolo: la scuderia cambierà infatti nome e diventerà Angel Nieto Team.
Un omaggio a un mito
Angel Nieto ha scritto certamente pagine importanti nella storia del Motomondiale, conquistando ben tredici titoli iridati. Un bottino che lo inserisce nella graduatoria generale dietro solo a Giacomo Agostini. La sua leggenda, a pochi mesi di distanza dalla sua scomparsa avvenuta in seguito a un incidente a Ibiza, è quindi inalterata.
Il Team Aspar, secondo quanto annunciato dal proprietario Jorge Martinez, ha così deciso di cambiare nome e di rendere omaggio allo spagnolo trasformandosi in Angel Nieto Team. Il dirigente ha voluto spiegare cosa lo abbia spinto a compiere questa scelta: “Angel Nieto è sinonimo di corse di motociclismo. Il motociclismo è uno sport che gli ha dato tanto, ma anche Angel ha dato veramente molto a questo sport. Il motociclismo è molto importante in Spagna, e se lo è dobbiamo ringraziare proprio Angel, perché è stato il primo a porre le basi per quanto è stato fatto negli anni successivi. Per questo motivo vogliamo omaggiarlo dedicando a lui il nome della squadra, che diventa così Angel Nieto Team“.
Un ruolo importante per il figlio Gelete
L’omaggio che Aspar ha voluto fare a Nieto non si limita al cambio di denominazione. È pronto infatti un ruolo importante per il figlio, Angel Nieto jr., detto Gelete, che diventerà team principal della scuderia. Una riconoscimento importante per l’uomo, che ha avuto la possibilità di correre per il team ra il 1993 e il 1997.
L’erede del grande pilota non può quindi che essere orgoglioso per la grande occasione: “Ho mosso i primi passi come pilota proprio con questa squadra conquistando podi – spiega – . È un team da tanti anni protagonista del Motomondiale nel quale mi impegnerò per dare il mio contributo” – ha detto.