Jean Todt è da sempre un esperto in ordini di scuderia. È infatti entrato nella storia il suo team order a Rubens Barrichello nel Gran Premio d’Austria del 2002, nel quale richiedeva al brasiliano di far passare Michael Schumacher. All’epoca la Ferrari non prese una multa per il team order, ma per lo scambio tra i due piloti avvenuto sul podio. Un ordine di scuderia che si è visto anche domenica a Sochi tra i due piloti della Mercedes. Vista la sua assenza nel paddock domenica il manager della FIA, ieri presente nel padiglione Ferrari al Salone dall’auto di Parigi, è stato sommerso di domande.
Jean Tdot, giusto dire la verità
La prima domanda rivolta a Todt è stata chiedergli quale fosse la sua posizione riguardo l’ordine di scuderia dato in Mercedes: “Voi siete negativi e io sono positivo. Questa è la differenza fra noi. Quando ci sono grandi squadre che battagliano per un titolo mondiale, diventa molto difficile vincere, per cui quando ci sono le condizioni che si possa adottare una strategia di gara è giusto che questa venga praticata, anche perché c’è un regolamento che la consente per cui non c’è proprio niente da ridire. È una decisione che rientra nella scelta di ogni squadra”. Un Todt che quindi ritiene sterili le polemiche, comprese quelle riguardanti la troppa platealità nell’esecuzione: “Una polemica inutile. Posso capire che un pilota fosse contento e l’altro no, ma il gioco di squadra fa parte degli accordi in un team. Se uno prende una decisione è giusto che la faccia sapere all’esterno, perché nella vita bisogna dire le cose come stanno. Io ho sempre voluto dire la verità e non solo nella questione di Barrichello. Sta di fatto che Bottas si è comportato in modo più corretto di quanto non abbia fatta all’epoca Barrichello“.
Ferrari straordinaria, ma Mercedes più regolare
Difficile poi non chiedere all’ex team principal della Ferrari quale sia la sua opinione sul mondiale di quest’anno: “Nella mia posizione devo essere neutro. Posso solo dire che la Mercedes sta facendo un lavoro eccellente da anni e da due o tre stagioni la Ferrari ha recuperato in un modo straordinario. Poi ci sono gli episodi che fanno pendere il piatto da una parte o dall’altra. Sono ammirato per quello che la Ferrari è riuscita a fare nella crescita della sua monoposto”.
Raikkonen pilota straordinario
È stato probabilmente la notizia più importante del mercato piloti di quest’anno, impossibile quindi non domandare a Jean Todt il suo punto di vista sull’arrivo di Raikkonen in Sauber e quello di Leclerc in Ferrari: “Ho letto tante ca**ate al proposito: si era detto che ero in dissenso con Montezemolo perché non volevo riprendere Raikkonen a Maranello. Erano stupidaggini… Quello che mi dispiace è che siano venuto fuori tante cose che non erano vere. Detto questo, Raikkonen è un gran pilota e un personaggio straordinario perché dice sempre quello che pensa. Trovo fantastico che la Ferrari abbia avuto il coraggio di credere in un talento come Leclerc che mi sembra unico…”.
Più sorpassi, più divertimento
Todt ha poi risposto ad alcune domande sull’annoso problema della mancanza di sorpassi in Formula 1, e sulla conseguente mancanza di divertimento: “Stiamo lavorando, la soddisfazione la vedremo sulle piste. Ho lottato come un pazzo per cambiare le regole affinché una monoposto in scia non debba perdere troppo carico e mi auguro che nel 2019 si vedano i risultati. Conosciamo quali sono i problemi che impediscono a una monoposto di stare vicina a quella che precede. Solo in Formula 1 è impossibile superare le macchine stando dietro, la FIA ha fatto un grosso lavoro per attenuare questo fenomeno”.