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Jerez, commissario”ruba” un componente dalla moto di Rins

Jerez, commissario"ruba" un componente dalla moto di Rins

Il Gran Premio di Spagna di MotoGp che si è svolto ieri a Jerez de la Frontera ha segnato il ritorno alla vittoria di Marc Marquez, tornato nuovamente leader della classifica. Subito dopo il termine della gara si è verificato un episodio che ha quantomeno del surreale: un commissario ha infatti approfittato di una disattenzione di Alex Rins, che si era piazzato sul secondo gradino del podio, e si è così impossessato della spugnetta che ricopre il serbatoio dell’olio dei freni della sua Suzuki. L’accaduto era stato immortalato dalle telecamere ed è stata così inevitabile la convocazione del marshall dai responsabili del circuito.

Un comportamento davvero inusuale

Avere la possibilità di seguire a bordo pista le imprese dei protagonisti del Motomondiale rappresenta un vero e proprio sogno per gli appassionati di due ruote, ma il compito dei commissari di pista non si deve ovviamente limitare a questo, ma anche a far sì che tutto proceda in modo regolare. Il comportamento tenuto da uno di questi al termine della gara di Jerez è stato però decisamente fuori dalla norma.

L’uomo, infatti, ha approfittato di una distrazione di Alex Rins, intento a festeggiare il secondo posto, e si è avvicinato alla moto cercando di fare il possibile per non farsi accorgere. In quel frangente il marshall ha toccato a più riprese il manubrio e ha staccato dal serbatoio del liquido dei freni la spugnetta protettiva personalizzata con il numero del pilota. A quel punto ha infilato il “cimelio” direttamente nella sua tasca, non prima di avere dato uno sguardo alle varie telecamere presenti nelle circostanze nella speranza di averla fatta franca.

Il gesto non è passato inosservato

Non tutto è però andato per il verso giusto, almeno secondo le intenzioni del commissario di pista. La telecamera di bordo, quella puntata verso la visiera del casco del pilota, aveva infatti immortalato il tutto: il filmato è così arrivato in breve tempo ai responsabili del circuito.

Inevitabile così la convocazione del marshall, che si è poi scusato in lacrime per il suo comportamento. Nessuna conseguenza per lui, ma anzi una piccola “consolazione”: un cappellino della Suzuki in regalo.