Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

La rinascita di Niki Lauda: 42 anni fa il grave incidente al Nurburgring

Mercedes, il mea culpa di Toto Wolff: "Dobbiamo svegliarci"

Si è parlato molto della salute di Niki Lauda in questo ultimo periodo, tornato sulla bocca di tutti a causa delle sue precarie condizioni di salute. Il campione del mondo ha infatti subìto un delicato trapianto di polmone il 2 agosto scorso. A 69 anni, l’austriaco pare abbia contratto un’influenza poi trasformatasi in polmonite che l’avrebbe ridotto in gravissime condizioni. Ora la situazione sembra essere più stabile e il decorso post operatorio positivo. Di certo il celebre incidente che lo vide coinvolto nel ’79 di cui ancora oggi porta i segni non ha aiutato. Chi si ricorda cosa accadde precisamente?

Formula Uno e sicurezza dei piloti

Nel corso della sua storia la Formula 1 ha assistito a un incredibile miglioramento della sicurezza dei piloti. I piloti deceduti per incidenti sono infatti passati da più di uno a stagione , a zero nel corso dell’ultimo ventennio. Questo incredibile successo è dovuto in buona parte all’adozione della fibra di carbonio per la scocca, serbatoi in kevlar anti-foratura e un nuovo disegno delle auto (musi più lunghi). I piloti storici in grado di poter raccontare di essere sopravvissuti a un incidente sono davvero pochi, e il più famoso è molto probabilmente Niki Lauda.

Una foto di Niki Lauda prima dell’incidente – Credits studentski.hr

La caduta e la rinascita di Niki Lauda

Il primo agosto di quarantadue anni fa si correva il Gran Premio del Nurburgring, con un Niki Lauda al comando del mondiale piloti seguito da James Hunt. Il GP è però ricordato principalmente per il grave incidente accaduto al pilota austriaco, il quale gli costò quasi la vita.

L’incidente di Niki Lauda (Foto:Repubblica.it)

Lauda si salvo dalle fiamme della sua Ferrari solo grazie all’aiuto di Guy Edwards, Brett Lunger, Harald Ertl e Arturo Merzario.

Uno scatto degli attimi del salvataggio di Lauda dopo l’incidente – Credits belvederenews.net

Il campione austriaco dopo il celere rientro in pista, solo 42 giorni dopo, cominciò a nascondere le ustioni con il celebre cappellino rosso che tutt’ota indossa. Il titolo del 1976 venne conquistato all’ultima gara, che si corse a Suzuka, dall’acerrimo rivale James Hunt (vedi il film Rush). L’anno successivo l’austriaco riconquistò il titolo con la Ferrari, anche grazie a un Hunt ormai soddisfatto del titolo vinto l’anno prima.

La vita post Formula 1

Lauda annunciò il primo ritiro nel 1979 sostenendo di volersi dedicare alla sua compagnia aerea, la Lauda Air. Ritornò però nel Circus nel 1981 a bordo di una McLaren, con la quale ottenne il suo terzo e definitivo titolo mondiale nel 1984. Il pilota austriaco annunciò il suo definitivo addio alla Formula 1 nel 1985. Dopo il ritiro lavorò come consulente per varie scuderie, tra le quali troviamo Ferrari e Jaguar.

Niki Lauda e Michael Schumacher in Ferrari (Foto:Repubblica.it)