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Le 10 volte che Ayrton Senna ci ha fatto emozionare

Il buono, il brutto, il cattivo

Gran Premio di Spagna, 1986. È il secondo appuntamento stagionale del Circus. A Jerez Senna parte in pole, ma deve difendersi da due che non le mandano certo a dire: Nigel Mansell e Alain Prost. È proprio l’inglese a sorpassare Ayrton e prendersi la leadership provvisoria, prima che, causa degrado gomme, anche Prost si aggiunga a questo cinematografico duello a tre. Ai -10 Mansell tenta l’azzardo e rientra ai box per cambiare gomme, ai -8 Senna stacca Prost e passa sulla linea d’arrivo con 6″ di vantaggio sul francese. Ma Mansell è letteralmente indemoniato e si rende protagonista di tempi mostruosi: si mangia Prost e arriva a tallonare il brasiliano in testa al GP, a due giri dalla bandiera a scacchi. Senna è superlativo nella difesa della sua posizione, chiudendo le porte con staccate al limite nonostante una vettura meno perfomante di quella rivale. Sul rettilineo finale è volata: Mansell prende la scia del brasiliano e lo sorpassa, ma Ayrton vince per soli 0″014. Che, incidentalmente, è molto meno di un battito di ciglio.