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Le 10 volte che Ayrton Senna ci ha fatto emozionare

Campeao! Campeao! Campeao!

Gran Premio del Giappone, 1988. Passato in McLaren, è l’anno decisivo per Senna. Avere Alain Prost come compagno di scuderia è un’arma a doppio taglio. Ma Ayrton conduce una stagione grandiosa: se vince a Suzuka, è iridato con una gara di anticipo. Il weekend nipponico inizia con un’ottima pole position, ma la domenica inizia malissimo con uno start catastrofico. La sua McLaren va in stallo, ritrovandosi nella pancia del gruppo in curva uno. Prost, ancora in lizza per il titolo, ringrazia e va in testa. Senna non ci sta. Stringe i denti, ci mette l’anima, stacca al limite. Ogni curva è un sorpasso, senza distinzione di nome, blasone e scuderia. Al quarto giro è già quarto, con Ivan Capelli che s’impegna in un testa a testa con Prost, inibendogli una fatidica fuga. Senna supera Berger e, dopo qualche tornata, si ritrova secondo una volta che Capelli è costretto al ritiro. Il brasiliano mette nel mirino Prost, sorpassandolo sul rettilineo approfittando di un doppiaggio. Si prospetta un duello fisico ma, manco a dirlo, vien giù la pioggia. E, manco a dirlo, Senna allunga, francobollandosi addosso il primo titolo iridato nella maniera più teatrale possibile.