Le 10 volte che Ayrton Senna ci ha fatto emozionare

Le 10 volte che Ayrton Senna ci ha fatto emozionare

La nascita di una rivalità epocale

Gran Premio di San Marino, 1989. La stagione non vede una McLaren così fuoriclasse come l’anno precedente, ma l’affare mondiale è comunque una partita a carte tra Senna e Prost, sebbene il primo round abbia visto Mansell sul gradino più alto del podio. Ad Imola i due pretendenti al trono hanno siglato un tacito accordo: nessun attacco alla prima curva. Il primo che stacca alla Tosa, ha diritto d’ingresso. Tanto per evitare guai, contatti, ritiri. Senna è in pole, Prost lo spalleggia dalla seconda casella. Lo spunto del brasiliano è ottimo e tutto fila liscio. Ma Berger finisce fuori: bandiera rossa, bisogna ripartire. Il secondo start è diverso: Prost scatta meglio, supera il rivale e in entrata avrebbe la precedenza alla Tosa, ma Senna lo attacca e si prende la leadership, galoppando verso una inattaccabile vittoria. Dopo la bandiera a scacchi, è bufera. Prost polemizza sulla condotta del compagno di scuderia; ne nasce una diatriba di alti e bassi, riflesso di una combattutissima sfida iridata interna al muretto McLaren.

Una diatriba culminata nell’incidente di Suzuka, nell’ultimo GP del campionato. Prost ha una manciata di punti di vantaggio rispetto a Senna, la sfida è ancora aperta. Senna ha grandi velleità di vittoria, il Giappone è una pista che adora. Il brasiliano è primo, a sei giri dal termine, quando Prost, in staccata, gli urta la fiancata con entrambe le monoposto che finiscono sulla ghiaia. Effettivamente il muso della vettura del francese era davanti in entrata ma, a giudicare dalla manovra, sembra che Alain avesse più o meno volontariamente favorito l’impatto. In qualche modo Senna riesce a ripartire grazie all’intervento dei marshall ed effettivamente taglierà per primo la linea del traguardo, tuttavia verrà squalificato per “aver tagliato la chicane anziché aver compiuto inversione ad U, re-immettendosi nel punto in cui era finito fuoripista“.  Una condanna che regalerà il titolo a Prost e che, a quasi trent’anni di distanza, anima ancora le più ardite discussioni.