Jorge Lorenzo è tanto impetuoso in pista quanto senza troppi freni quando si trova lontano dai circuiti. Chi ha avuto la possibilità di condividere il box con lui, e Valentino Rossi sembra esserne un esempio, lo sa bene. La convivenza con lui non è sempre semplice e questo non fa che rendere ancora più forte l’attesa ora che si appresta a diventare compagno di squadra del campione del mondo Marc Marquez. Lo spagnolo non ha peli sulla lingua e non si è risparmiato nemmeno nei confronti di Andrea Dovizioso.
Lorenzo-Dovizioso, il veleno continua anche dopo l’addio
I social network sono ormai diventato uno strumento sempre più utilizzato anche per ridurre le distanze con i propri idoli. Sono in tanti infatti ad approfittarne per provare a soddisfare le proprie curiosità con chi si dimostra disponibile a rispondere senza troppe remore. Tra questi c’è anche Jorge Lorenzo, che ha voluto rispondere attraverso il suo profilo Twitter a un tweet del giornalista spagnolo Jordi Alberola che si interrogava, in maniera sarcastica, sulla carriera di Andrea Dovizioso: “Quanto ci ha messo Dovizioso a vincere nuovamente una gara dopo l’unico successo ottenuto alla Honda?” – è stata la domanda.
La risposta dello spagnolo non si è fatta attendere e ha lasciato intravedere un po’ di sarcasmo: “L’equivalente del suo talento“. Il riferimento sembra essere chiaro: il forlivese ha trionfato per la prima volta in HRC a Donington nel 2009, mentre è riuscito a ripetersi con la Ducati solo nel 2016 in Malesia.
Lo equivalente a su talento https://t.co/MHwSVWBH8U
— Jorge Lorenzo (@lorenzo99) 26 dicembre 2018
Il ruolo decisivo del pilota
L’osservazione del futuro pilota della Honda non appare così campata in aria, ma si basa su una considerazione di cui si dibatte spesso: poter contare su una moto competitiva è certamente fondamentale, ma è altrettanto utile avere un pilota in grado di sopperire personalmente anche ad alcune lacune.
Su questo aspetto è importante il concetto espresso da un altro giornalista iberico, Dennis Noyes, su quanto fosse importante la centralina unica e quanto il pilota. Questo il pensiero di Lorenzo a riguardo: “Da quando c’è la centralina unica, non ci sono marche ‘intoccabili’ come accade in Formula 1. Fare la differenza a livello tecnico è più difficile, e il ruolo del pilota resta fondamentale (non solo per il pilotaggio)”.
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