La scelta della Honda di affiancare al pluricampione del mondo Marc Marquez un collega che sa bene cosa significhi vincere come Jorge Lorenzo ha sorpreso molti, ma appare la chiara dimostrazione di come la scuderia giapponese voglia primeggiare. L’approccio con il nuovo team dell’ex pilota Ducati è stato però al di sotto delle aspettative. All’esordio in Qatar, nonostante l’operazione al polso subita poche settimane prima, ha fatto il possibile per essere presente, ma una caduta e un problema tecnico gli hanno impedito di andare oltre il 13esimo posto. Pochi miglioramenti anche in Argentina, dove si è piazzato 12esimo e questo non può che incrementare la sua voglia di rifarsi. Da pilota esperto quale è, Jorge non esita ad ammettere di avere commesso qualche errore.
Un’importante presa di coscienza
L’esperienza maturata in anni di pista può servire non solo per conoscere al meglio le piste e migliorare l’approccio alla moto, ma anche per capire eventuali errori per far sì che non vengano più ripetuti. È il caso certamente di Jorge Lorenzo, che ha deciso di mettersi nuovamente in discussione accettando l’offerta della Honda.
In questo avvio di stagione non tutto è andato come avrebbe voluto, ma parte della colpa è da addebitare anche a se stesso: “La squadra è eccellente e lo è anche la moto, sono io quello che deve adattarsi, dare di più e ripagare la fiducia che mi hanno dato – ha detto all’arrivo ad Austin -. Fisicamente mi sento bene. Lo scafoide va molto meglio e non penso che sarà un problema guidare. La costola poi è completamente recuperata e questo è un passo avanti. Ma è chiaro che il circuito conta parecchio e qui non ho mai fatto bene“.
Una pista non semplice
Austin non evoca ricordi particolarmente felici a Lorenzo, ma nonostante tutto lui non si abbatte: “Se non conosci la moto, è più difficile lottare con quelli che ci corrono da cinque o sei anni. Ora ho più esperienza che in Qatar e spero di poter stare davanti quando arriveremo a Jerez. Non inizio questo weekend pensando che sia impossibile lottare per il podio o per la vittoria, ma i risultati del passato non mi fanno essere troppo speranzoso” – prosegue lo spagnolo. Prestare la massima attenzione in gara sarà quindi fondamentale: “Con queste moto, andare oltre i tuoi limiti è un errore, perché le cadute sono sempre forti. La cosa più intelligente è dare il 100%, ma riconoscendo i tuoi limiti e ciò di cui sei capace“ – ha concluso.
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