Ripercorrere le orme di un familiare che ha avuto successo non è mai semplice. Il confronto diventa inevitabile e si devono avere le spalle larghe per convivere con le pressioni se si desidera togliersi qualche soddisfazione. Questa è certamente la situazione che sta vivendo Luca Marini, fratello di Valentino Rossi, che non ha mai nascosto l’ammirazione per il nove volte campione del mondo. Giusto domenica il ragazzo ha centrato la sua prima vittoria in Moto2 e non nasconde di voler puntare al titolo nella prossima stagione.
Un destino scritto nel DNA
Sin da piccolo Luca Marini ha iniziato a coltivare la passione per i motori e non poteva essere altrimenti con un fratello come Valentino Rossi. Il debutto nel Motomondiale è stata quindi una conseguenza praticamente naturale per lui. E le prime soddisfazioni non sono tardate ad arrivare: dopo i primi elogi ecco la prima vittoria, arrivata domenica in Malesia, nella gara che ha incoronato Pecco Bagnaia campione del mondo.
A Sepang si è quindi inscenato un passaggio di consegne tra i due. Il neo iridato, infatti, si appresta a passare in MotoGp a partire dal 2019, mentre il centauro dello Sky Racing Team VR46 sogna il mondiale.
La gioia del ragazzo è stata quindi tantissima: “In gare così difficili vince chi ha più voglia, e io questa volta sono stato il più forte, battendo i migliori, non è caduto nessuno, me la sono conquistata da solo – sono le parole di Luca riportate da La Gazzetta dello Sport -. È importante che tutti ora sappiano che so vincere. È stata la gara che volevo, quella che avrei voluto fare anche in Thailandia. Prima fila, davanti in tutti i turni. A Valencia voglio un altro gran weekend. Non dico che vincerò, ma serve continuare con questa costanza, sempre tra i primi. Quando sei lì davanti le gare sono diverse“.
Ed è solo l’inizio…
La prima vittoria rappresenta però solo un primo passo per Luca, che non nasconde di voler puntare al titolo nel 2019: “Questo è l’obiettivo da un po’, è la strada giusta per provare a diventare campione – ha detto ancora il pilota -. Lavoro tanto, sempre, cura dei dettagli. Sono migliorato, ma i compiti non finiscono mai. E da ora mi aspetto che anche gli altri si comportino diversamente, più aggressivi“.
I complimenti al compagno di squadra per il trionfo mondiale non potevano mancare: “Ha fatto un grandissimo campionato. Non è stato facile, perché Oliveira non ha mai mollato, pur vincendo molto meno. E dobbiamo dire grazie alla Kalex, lo scorso anno la Ktm era avanti, ma in inverno hanno fatto un gran lavoro, fornendoci un pacchetto tecnico di alto livello” – ha concluso.
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