Marc Marquez è saldamente in testa alla classifica di MotoGp e sembra sempre più vicino a conquistare il suo quinto titolo in carriera, ma i colpi di scena non sono finora mancati in questa stagione. Emblematico è stato infatti il “duello” che ha avuto per protagonista domenica a Brno lo spagnolo e Jorge Lorenzo, poi vinto dal pilota della Ducati che si è piazzato sul gradino più alto del podio. Questo non fa che accrescere ancora di più l’attesa in vista della prossima annata in cui i due centauri iberici saranno compagni di squadra in sella alla Honda.
Motivazioni a mille
La decisione della Honda di non rinnovare il contratto a Dani Pedrosa aveva sorpreso molti, ma la scelta del suo successore ha chiarito ogni dubbio sulle intenzioni della scuderia. Il team giapponese, infatti, desidera essere competitivo e la presenza in squadra di Marc Marquez, che vanta già quattro titoli in carriera, non sembra essere sufficiente. Ecco quindi Jorge Lorenzo, che ormai da qualche settimana sembra avere trovato il giusto feeling con la Ducati.
Poter avere al suo fianco un compagno di squadra che sa bene cosa significhi vincere nel Motomondiale non sembra però un aspetto negativo per il campione del mondo. Anzi, potrebbe essere una molla per spingerlo a migliorare ancora: “L’ho già detto dopo l’ufficializzazione del suo arrivo: non metterò mai il veto su nessuno, preferisco avere in squadra il miglior pilota del lotto, e combattere contro di lui ad armi pari – ha detto Marc ai microfoni del quotidiano spagnolo As -. Non ci saranno alibi, un pilota al top nel box ti fa crescere, e se ti batterà, lo farà con lo stesso materiale“.
I due sono stati protagonisti di un “duello” accesissimo nell’ultima gara a Brno, poi vinta dal ducatista. Insomma, le premesse per un grande 2019 non sembrano mancare.
In lotta per lo stesso obiettivo
Lavorare fianco a fianco con un pilota altrettanto forte potrebbe non essere semplice, ma Marquez al momento non sembra pensarci: “Mi hanno chiesto perché non abbia spinto per avere una sorta di collaudatore, non troppo competitivo, con la forza che ho in Honda e perché abbia scelto di complicarmi la vita – continua –. Gli ho risposto che un compagno di box forte è indispensabile per crescere. E io voglio continuare a migliorare“.
In passato i diverbi tra i due non sono mancati. Il campione del mondo vuole però mettersi tutto alle spalle e pensare innanzitutto al bene del team: “Divergenze? Se hai un compagno forte, arrivi sempre a battagliare in pista. Ma fuori dalla pista speriamo di non avere problemi. Con Jorge ho avuto un battibecco a Jerez e da qualche altra parte, e non ci siamo parlati per un po’, però ora abbiamo un buon rapporto. Vedremo cosa accadrà quando lotteremo per lo stesso obiettivo” – ha concluso.
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