A distanza di qualche giorno dall’assoluzione, Max Biaggi si confida e lascia trasparire tutta la sua soddisfazione per la sentenza del Tribunale di Roma.
Nessuna frode
Assoluzione perché il fatto non sussiste. Max Biaggi è stato assolto con formula piena dall’accusa di frode fiscale che lo aveva coinvolto 17 anni fa. Nessuna sottrazione indebita di quei 18 milioni di euro.
“Sarebbe stato facile patteggiare, ma sapevo di avere ragione”. Queste le prime parole di Max Biaggi dopo l’assoluzione, che arriva in un momento molto delicato della sua vita. Qualche giorno fa infatti è morto il padre Pietro.
Biaggi, 17 anni di attesa
“Un dolore immenso e poi all’improvviso una grande gioia”. Max Biaggi ha dovuto aspettare 17 anni per vedersi riconosciuta l’assoluzione con formula piena per un reato ingiurioso come quello di frode fiscale.
Qualcuno gli suggerì di patteggiare, Biaggi invece decise di andare avanti per la sua strada. A distanza di anni, il pilota romano si è preso una grande rivincita e ora può levarsi qualche sassolino dalla scarpa: “Finalmente la giustizia e la verità hanno trionfato”.
La vicenda risale al 2007. I diritti di immagine di Max Biaggi facevano capo alla Media&Sport Management con sede a Londra. Poi nel 2011 erano passati alla Biaggi Racing e infine alla Vuzela International Slu. Il Fisco era convinto che Biaggi avesse trasferito la residenza a Monaco per evadere il fisco, ma il tribunale di Roma lo ha assolto da ogni accusa.
Biaggi, campione di lealtà
“Sarebbe stato facile arrivare ad un patteggiamento ed evitare così 17 anni di lotte, di lavoro di raccolta di documenti, d’incontri con Avvocati e Fiscalisti, con relativi oneri e di udienze – prosegue il pilota romano – forte però delle mie ragioni e con la piena fiducia nella Magistratura amministrativa e giudiziaria Italiana ho deciso di far valere ‘il diritto’”.
Max Biaggi ha speso anche qualche parola per difendere l’onorabilità della sua famiglia, messa a dura prova dalle accuse: “In questi anni difficili ho sempre operato per preservare la mia reputabilità, per la famiglia e per quanti hanno in me un amico sincero e impegnato per i diritti in particolare dei più deboli”.
Immagine in alto: *Instagram