ROMA – I giornalisti lo attendono fuori dalle porte del San Camillo di Roma, dove Max Biaggi, appena dimesso dopo diciotto giorni di terapia intensiva, saluta e sorride gli astanti. La mano al petto, lo sguardo un po’ perso, la risposta lenta rivelano un Corsaro ancora sofferente (presenta infatti undici costole rotte e due sovrapposte).
Diciotto lunghi giorni da quel 9 giugno in cui venne ricoverato a causa di una brutta caduta sul circuito de Il Sagitttario di Latina. Ora il pilota romano non tornerà a casa ma pare verrà trasferito in un centro di riabilitazione, alcuni dicono al San Pio XI.
Nonostante i segni evidenti del suo disagio, Biaggi risponde alle domande che fioccano numerose dopo più di due settimane di silenzio. Dichiara di stare meglio ed essere felice, poi passa ai ringraziamenti: i soccorsi, l’équipe di rianimazione, il chirurgo che gli ha “praticamente salvato la vita“. Infine, qualcuno osa chiedere la domanda fatidica: “Le possiamo chiedere se correrà ancora?“. La risposta è proprio da lui.
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