Un moto di commozione è inevitabilmente scattato in molti appassionati di motori non appena si è avuta la possibilità di vedere in pista Mick Schumacher, erede del grande Michael. Il suo ingresso nella Driver Academy della Ferrari non è stato considerato solo come un modo per aiutarlo a crescere e migliorare, ma anche quasi come una naturale conseguenza e l’idea di poter vedere il giovane in Formula Uno genera esaltazione. Arrivare nel Circus è stato per lui quasi naturale dopo avere trascorso l’infanzia ad ammirare i successi ottenuti da uno dei piloti più forti nella storia. L’ex ferrarista non può che essere fonte di ispirazione, anche se ripeterne i trionfi (ben sette i titoli mondiali conquistati in carriera) sarà tutt’altro che semplice.
Un grande esempio da seguire
Essere un figlio d’arte non è mai semplice: spesso viene quasi spontaneo sviluppare la stessa passione di chi ci ha cresciuto, ma se si dovesse arrivare ad alti livelli il confronto sarà inevitabile. Avere le spalle larghe e poter sopportare anche eventuali critiche sarà quindi necessario.
Ne sa qualcosa anche Mick Schumacher, abituato a seguire in diverse occasioni il papà durante la sua carriera in Formula Uno e attualmente impegnato in Formula 2 con la Prema. Giusto qualche settimana fa il ventenne ha avuto la possibilità di guidare la “Rossa” nei test in Bahrain e non si può escludere che l’esperienza possa essere ripetuta più avanti.
A Schumacher. A Ferrari. @SchumacherMick drives out for the first time for @ScuderiaFerrari #F1Testing pic.twitter.com/xGnrYBCUsr
— Formula 1 (@F1) 2 aprile 2019
Il ragazzo non può che guardare al futuro con l’aspirazione di arrivare presto nel Circus, anche se per ora preferisce stare con i piedi per terra e andare per gradi: “Quello che ha fatto mio padre è stato straordinario – ha detto in attesa di gareggiare a Barcellona -, avevo tre anni quando ho capito che mi sarebbe piaciuto fare il pilota. Mio padre mi seguiva da dietro. Io ero su un piccolo kart e non potevo andare molto lontano, praticamente aveva il motore di una motosega“.
No ai confronti
Il sogno che Mick si augura di realizzare al più presto non è cambiato: “La mia aspettativa in questo momento è sempre la stessa: voglio imparare tutto ciò che posso e continuare a migliorare“.
Almeno per ora Schumi jr. preferisce ancora andare per gradi e cerca di utilizzare ogni occasione per migliorare il suo stile di guida: “L’aiuto degli ingegneri è fondamentale. Prima di ogni week end poi, parlo con Vettel e Leclerc delle loro aspettative e le confronto con le mie”.
Non manca comunque mai anche un occhio alle imprese più belle del papà: “Guardo anche le sue vecchie gare, solo che è difficile fare paragoni perché è cambiato tutto, dalla tecnica alle gomme. Quindi di solito rivedo quelle di F2 ed F1 degli ultimi anni per capire le strategie e le opportunità di sorpasso”.
Foto in alto – Credits/Fonte: Facebook