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Il mito di Rossi vive oltre la morte: tifoso vuole la sua moto nella bara

Un idolo è una persona che è in grado di farti sorridere, anche se non si ha mai avuto la possibilità di incontrarlo. La sua sola esistenza può generare emozioni fortissime, anche nei momenti più difficili. Questo pensiero era condiviso da Arnaud Migliorati, un motociclista 46enne che ha recentemente perso la vita e che “stravedeva” per Valentino Rossi. L’uomo, poco prima di andarsene aveva fatto una richiesta esplicita ad amici e parenti: essere seppellito insieme alla sua Yamaha identica a quella guidata dal pesarese.

Un funerale nel segno delle due ruote

Arnaud Migliorati, un 46enne motociclista residente a Saint-Roch, ha perso recentemente la vita, ma pur senza essere a conoscenza del tragico destino che lo attendeva aveva fatto una richiesta precisa. Lui voleva essere seppellito insieme a un oggetto di cui non poteva fare a meno, la sua Yamaha R6 Replica Rossi. Una due ruote del tutto simile a quella che il “Dottore” ha spesso guidato nel corso della sua carriera.

Al momento della sua scomparsa, avvenuta in un incidente stradale. il francese ha potuto realizzare il suo ambito desiderio. Prima di realizzare la tumulazione è stato però necessario ricevere l’approvazione del sindaco della località transalpina. Il primo cittadino non ha mostrato alcuna opposizione nonostante la mancanza di una legge che disciplina questi casi. Gli addetti alle pompe funebri hanno però preso alcune accortezze: la buca in cui è stata messa la bara è stata scavata a una profondità superiore a quella consueta. La moto è stata invece chiusa in un cassone di stagno per evitare l’inquinamento del suolo.

Una folla presente all’ultimo saluto

Arnaud, grazie anche alle numerose gite in moto che amava concedersi nel suo tempo libero, era particolarmente conosciuto in zona. Proprio per questo sono stati oltre duecento gli appassionati di due ruote che non hanno voluto mancare al suo funerale.

Al termine della cerimonia gli amici dello sfortunato motociclista hanno voluto radunarsi con i loro mezzi proprio nel punto in cui è avvenuto l’incidente in cui ha perso la vita.