Sono trascorsi pochi giorni dall’annuncio del furto della moto iridata di Tito Rabat, il mezzo con cui nel 2014 il pilota ha conquistato il titolo in Moto2, ma i responsabili non sono stati ancora rintracciati. Il team Marc VDS Racing ha subito comunicato l’accaduto attraverso il profilo Instagram dello spagnolo invitando chiunque avesse segnalazioni importanti a collaborare al ritrovamento. A sorpresa nelle ultime ore è comparso un annuncio di vendita su Ebay riguardante una moto simile, ma non sembra essere ancora certo che si tratti proprio di quella utilizzata in gara.
Un furto ancora senza responsabili
Dalla notte di Ferragosto la VDS Racing è piombata nel panico per la sottrazione della Kalex, la moto con cui Tito Rabat nel 2014 ha conquistato il titolo mondiale in Moto2. In base a quanto rilevato dalle telecamere di sorveglianza, quattro persone hanno fatto irruzione nei locali della scuderia e nell’arco di pochi minuti sono riusciti a prelevare il mezzo. Una perdita certamente importante non solo sul piano economico, ma anche per quello affettivo.
Già nelle ore successive all’accaduto la scuderia ha utilizzato il profilo Instagram del pilota per lanciare un appello rivolto a chiunque dovesse essere in possesso di informazioni utili per rinvenire l’oggetto rubato. A sorpresa, però, nelle ultime ore su Ebay è comparso un annuncio (pubblicato da un utente che non ha voluto rendere noti i suoi dati personali) in cui viene messa in vendita una moto piuttosto simile a quella usata dallo spagnolo in quella stagione. La cifra richiesta è pari a 49.995 sterline (equivalenti a circa 55 mila euro).
La posizione del team
In casa VDS Racing l’annuncio pubblicato su Ebay non ha per oggetto la moto iridata: “Pensiamo che sia una copia – ha detto la portavoce Sarah Colson, coordinatrice della gestione di viaggi e trasferte della squadra -. Abbiamo mandato degli emissari in Gran Bretagna per visionarla e siamo in attesa di un feedback“. Secondo la squadra quella in vendita sarebbe la moto con cui Tito ha iniziato il campionato 2014 in Qatar e non quella con cui ha centrato il titolo iridato.
Ian Wheeler, responsabile marketing e comunicazione di Marc VDS Racing, ci tiene quindi a fare chiarezza sulla situazione per evitare ulteriori fraintendimenti: “Era totalmente possibile che la moto avesse un certificato di autenticità di vincitrice del campionato, nonostante fosse una moto diversa da quella che era stata rubata. Non appena le abbiamo confrontate, abbiamo subito notato delle differenze“.
Ora spetta alla polizia locale cercare di capire che fine abbia fatto realmente la moto sottratta nei locali del team. Le indagini sono ancora in corso e non escludono per ora alcuna pista.