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MotoGp, ad Aragon polemica inaspettata: Pedrosa attacca, Rossi risponde

polemica Rossi Pedrosa

Ad Aragon gran parte dell’attenzione era rivolta a Valentino Rossi, rientrato in pista a tempo di record nonostante la frattura di tibia e perone subita lo scorso 31 agosto. Il “Dottore” è stato protagonista di una vera e propria impresa, ottenendo il terzo posto nelle qualifiche e il quinto in gara. Nonostante ciò, non è mancata una piccola polemica che ha avuto per protagonista il pilota italiano e Dani Pedrosa. Lo spagnolo, infatti, ha accusato di poca lealtà il numero 46 per averlo spinto quasi fuori strada. “Rossifumi” ha ribattuto senza mezzi termini.

Polemica Rossi-Pedrosa: l’attacco dello spagnolo

Ad ogni gara del Motomondiale l’adrenalina che respirano i piloti, pronti a dare il massimo per ottenere un buon piazzamento, è piuttosto evidente. A volte, però, questo sconfina in comportamenti non sempre corretti. Questo perlomeno è quanto sostiene Dani Pedrosa, che nella conferenza stampa post gara ha accusato senza mezze misure Valentino Rossi per una manovra che, a suo dire, avrebbe messo in pericolo la sua incolumità.

Il pilota della Honda ha fatto chiaramente riferimento a quanto accaduto al 15esimo giro: il centauro della Yamaha, infatti, avrebbe spinto lo spagnolo verso il bordo della pista, portandolo addirittura sulla linea bianca. Un atteggiamento che non è stato per niente gradito perché ritenuto pericoloso soprattutto perché avvenuto a 300 km/h. “Se guardate le immagini, ero completamente sulla riga bianca. Ero sulla linea e il mio manubrio era veramente ad un soffio dal suo, quindi non credo che sia stata una manovra leale” – ha detto Dani.

Una risposta piccata

Valentino Rossi, informato dell’accusa rivolta nei suoi confronti dal collega, non ha tardato a rispondere. Il “Dottore” ci tiene a sottolineare di essersi comportato in modo assolutamente corretto come cerca di fare ogni volta che è chiamato a scendere in pista: “Se Dani è molto arrabbiato, bisogna che corra da solo, così ha tutta la pista e può passare dove vuole. Allora cosa dovrebbero dire quelli della Moto3 o quelli di Formula 1? Queste sono gare, non è che uno ti può far passare. A me non fa mai passare nessuno. Anzi, provano fino alla morte a non farmi passare. Ormai la MotoGP è così“.

Il numero 46, anzi, aveva interpretato in modo ben diverso l’atteggiamento in pista dello spagnolo: “Quando mi ha passato ha tolto anche la mano e credevo che mi avesse chiesto scusa per essermi passato troppo vicino – racconta il pilota della Yamaha -. Se avessi voluto chiuderlo, sarei andato io sulla riga bianca e lo avrei costretto a levare il gas. Quando ti sverniciano sul dritto è fastidioso, quindi almeno un pochino… Però se guardiamo le immagini anche solo dell’ultimo anno, ne possiamo trovare 30 di situazioni di questo tipo” – ha concluso.