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MotoGP, Assen: Valentino Rossi da leggenda

Siamo qui, ogni domenica, a parlarne. Ma la verità è quando a 38 anni suonati un pilota dimostra di essere sempre e comunque competitivo, sempre e comunque geniale, sempre e comunque brillante, le parole non bastano a descrivere la situazione. Valentino Rossi ha vinto il suo decimo GP di Assen. D’altronde solo un dottore della sua portata, “Il Dottore”, poteva inanellare una scia così straordinaria su quella pista che è considerata l’Università del motociclismo.

La gara

Partito in quarta piazza, Vale s’inserisce nel gruppo di testa per la prima parte di gara. Dopo un terzo di corsa, però, ha scatenato la bagarre, sorpassando con un uno-due Marquez e Zarco. A questo punto Rossi si è lanciato in una clamorosa serie di giri veloci staccando i suoi diretti inseguitori ma a 8 giri dalla fine le prime gocce di pioggia sembrano compromettere tutto. Le Ducati risalgono la china e Petrucci incalza Valentino. Ma il campione di Tavullia non molla, rimane lì francobollato al posteriore della Desmo16 e alla chicane lo supera con un magnifico ed elegante sorpasso. Rossi c’è: e con la caduta di Vinales a metà gara fa un grande balzo in avanti in classifica iridata. Dovizioso, quarto all’arrivo, ora è leader, seguito dallo spagnolo della Yamaha e dallo stesso Rossi: tre piloti in soli 7 punti.

La classifica finale

È un posto speciale, qui ci sono tanti fan, la pista è fantastica. Sono felice per me e per la squadra. La gara è stata bellissima, sono felice” ha riferito ai microfoni a motori spenti. Si tratta, questa, di una vittoria che mancava da quasi un anno – Catalunya 2016 – e che scaccia via i fantasmi di chi voleva un Valentino insoddisfatto del suo mezzo. Da questo venerdì però Rossi ha potuto contare su un telaio tutto nuovo, di cui si è dichiarato particolarmente felice. L’ordine di arrivo: 1. Rossi, 2. Petrucci, 3. Marquez, 4. Crutchlow, 5. Dovizioso, 6. Miller, 7. Abraham, 8. Baz, 9. Iannone, 10. Espargaro.