Nel weekend in arrivo è in programma il Gran Premio degli Stati Uniti di MotoGp, terza tappa stagionale, dove la Michelin potrebbe incontrare alcune difficoltà. La nuova gomma anteriore morbida con carcassa più rigida, che avrebbe dovuto essere introdotta già in Argentina, potrebbe non essere montata nemmeno ad Austin. L’azienda francese si sente però tranquilla ed è pronta a garantire il massimo ai piloti.
Un circuito complesso
Austin è per tradizione una delle piste più impegnative tra quelle inserite nel Motomondiale e diventa quindi fondamentale valutare con attenzione ogni mossa. Gli pneumatici vengono messi a dura prova, per questo andrà scelto quello più adatto. Un anno fa i piloti erano stati costretti a effettuare il cambio moto in gara, al punto tale da spingere l’azienda francese a modificare parzialmente l’assetto della gomma, dotata ora di una carcassa più rigida.
Chi pensava di poter assistere in USA alla reintroduzione della nuova gomma anteriore morbida con carcassa più rigida dovrà probabilmente attendere ancora. In base alle ultime indiscrezioni saranno disponibili tre specifiche sia per l’anteriore che per il posteriore, nelle varianti soft (banda bianca) media (senza banda) e dura (banda gialla). Modificate anche le gomme posteriori, caratterizzate da un disegno asimmetrico, l’ideale per rendere al meglio in questo Gran Premio.
Uno svantaggio per Rossi?
Nel caso in cui il rinvio venisse confermato uno dei primi a essere penalizzato potrebbe essere Valentino Rossi, protagonista di un inizio di stagione più che positivo. Almeno per ora non si può escludere l’inserimento di un ulteriore pneumatico in aggiunta alla dotazione standard. In casa Michelin nessuno si è sbilanciato a riguardo.
La specifica 2016 potrebbe portare importanti vantaggi: è in grado infatti di accrescere la stabilità in frenata e nell’ingresso in curva.
Piero Taramasso, responsabile sezione due ruote Michelin, ha comunque provato a rassicurare tutti sottolineando che l’intento dell’azienda è di dare il meglio anche negli Stati Uniti: “Il COTA è un altro circuito molto impegnativo e presenta numerosi cambi di direzione, curve lente, curve veloci e un lungo rettilineo. Ci sono anche brusche frenate e tutto questo insieme rappresenta una grande sfida da affrontare per uno pneumatico. I piloti chiedono sempre il meglio, questo è sempre il nostro target, dobbiamo essere in grado di dare lo pneumatico ottimale per tutti i piloti e le moto“.
Ogni aspetto è stato curato con attenzione per garantire importanti prestazioni: “Non siamo stati in grado di produrre la performance che speravamo nel 2016, – prosegue Taramasso – ma in questa stagione stiamo andando ad Austin pienamente preparati, grazie ai dati che abbiamo ottenuto dopo la gara dello scorso anno, e con una gamma di gomme che funziona bene in tutto il circuito texano. Con i tre test pre-stagionali e poi le tre gare a lungo raggio per iniziare la stagione, è stato certamente un periodo indaffarato, ma siamo tutti totalmente concentrati e arriveremo freschi e pronti per il compito“.