MotoGP, Gran Premio d’Austria: Dovizioso regola Marquez in un memorabile testa a testa

MotoGP, Gran Premio d’Austria: Dovizioso regola Marquez in un memorabile testa a testa

Non chiamatelo pilota, chiamatelo Dottor Dovizioso“. Queste le prime dichiarazioni del team principal Ducati Davide Tardozzi al termine di uno dei più belli e combattuti Gran Premi degli ultimi tempi. Andrea Dovizioso è infatti riuscito a trionfare sul Red Bull Ring di Zeltweg, tagliando per primo il traguardo dopo una gara tiratissima ed un duello con Marc Marquez che ha infiammato gli ultimi dieci giri di corsa. Terzo, in sordina, uno stupefacente Dani Pedrosa che – a conti fatti – si candida definitivamente come uno degli outsider per questo campionato del mondo. Un campionato che probabilmente ha trovato i suoi pretendenti più forti: il Dovi e l’iridato uscente.

Mischione al via

Doveva essere la gara delle Honda e delle Ducati. E così è stato, soprattutto da metà gara in poi. Ottima la partenza di Valentino Rossi, saldo in quarta posizione fino a quando l’usura del posteriore non l’ha costretto a precipitare in settima piazza, complice anche un lungo in curva uno. A tentare l’assolo nelle prime fasi di gara, comunque, c’è stata l’altra Ducati di Jorge Lorenzo, in grado di mettere fino a sette decimi tra sé e i suoi più immediati inseguitori, costituito da un terribile terzetto: Marquez, Dovizioso, Rossi.

L’epilogo

Ai -10 la gara è esplosa: davanti Marquez e Dovizioso, dietro Lorenzo e Pedrosa, solito protagonista della solita serie di giri veloci. Il Cabronçito e il forlivese hanno battagliato continuamente, passandosi e ripassandosi non appena se ne presentava l’occasione. Da segnalare, comunque, qualche errore di troppo del numero 93, che prontamente si rifaceva sotto non appena perdeva qualche metro. Ai -5 Pedrosa aveva praticamente raggiunto la coppia di testa, la quale, complice un sorpasso di Marquez ai danni del Ducatista, è ritornata su ritmi incredibili. Nelle fase finali è stato il sangue freddo del Dovi, unito ad una qualità di guida eccezionale, a farlo prevalere sul rivale. Onore, però, alle armi: Marquez ci ha provato fino alla fine, precisamente fino all’ultima curva dove effettivamente era passato dinnanzi. Una traiettoria migliore in uscita ha però permesso al numero 4 italiano di tagliare per primo la linea del traguardo.

Cosa cambia

Promosse, dunque, le Ducati, aiutate dalla carena nuova di zecca progettata in fretta e in furia nel cuore di Borgo Panigale. Bocciate, invece, le Yamaha, incapaci di tenere il passo di quei diavoli che si sono giocati la corsa. La classifica piloti adesso vede sempre Marquez in testa ma a solo sedici distanze da Dovizioso, più pericoloso che mai. Vinales precipita a -24, Valentino Rossi ruzzola a -32.