In un’interessante intervista rilasciata al Corriere dello Sport, Andrea Dovizioso ha espresso parole e pensieri di ogni tipo sui maggiori rivali della sua lunga carriera, arrivata ormai al decimo anno di MotoGP. Dal talento di Casey Stoner e Valentino Rossi, fino alla difficile convivenza con Andrea Iannone e Jorge Lorenzo. Il forlivese è reduce dal secondo posto in Thailandia, ennesima dimostrazione di come ormai si trovi nell’olimpo dei migliori piloti dell’era moderna di fenomeni della classe regina.
Dovizioso nell’ombra di Stoner: “Stoner è stato devastante”
Dall’alto della sua lunga carriera nel motomondiale, Dovizioso è uno dei piloti più indicati per esprimere un parere sull’incredibile eccesso di talento che la classe regina ha sfornato negli ultimi anni. Su tutti, il forlivese ha espresso parole di elogio ed ammirazione verso Casey Stoner, suo ex compagno di squadra nel 2011 in Honda che poi ha ritrovato come tester Ducati: “Casey è stato devastante. Quando le cose vanno bene, lui le fa andare strabene. Il 2011 stato un anno difficilissimo per me. Mi rallentò, ma altri avrebbero potuto smettere dopo un confronto simile, io invece sono riuscito a migliorare ancora. Bisogna accettare che ci siano degli anni negativi, ma non aver vinto allora e riuscirci ora è positivo“.
Gli anni in Honda misero a confronto il 25enne Dovizioso anche con un Dani Pedrosa al massimo delle sue prestazioni: “Anche Dani Pedrosa mi ha fatto vedere i sorci verdi. Dani è sempre stato molto forte, quando era in forma. Ho imparato molto da lui, ha un modo di guidare strano, ma molto redditizio. Tira su la moto subito e accelera prestissimo. Io lo studiavo, mi avvicinavo, ma lui quelle cose le faceva comunque meglio di me”.
Dovizioso in cerca di sfide: “Voglio combattere contro Marc con la Ducati”
Le prestazioni degli ultimi anni di Andrea Dovizioso lo hanno portato a diventare, numeri alla mano, il pilota italiano di riferimento della top class, scalzando di fatto Valentino Rossi. Il forlivese, però, esprime ammirazione verso il connazionale: “Valentino può vincere il decimo titolo, perché ha dimostrato che lui, sportivamente, non muore mai“.
Il presente di Andrea Dovizioso è rappresentato dalla costante sfida con i due spagnoli di riferimento di quest’ultima era motociclistica, Marc Marquez e Jorge Lorenzo. Le sfide con il pilota di Cervera sono ormai un cult della MotoGP e il Dovi ha ammesso la crescita esponenziale del rivale: “Da quando Marc perse il titolo nel 2015 ha cambiato approccio. Oggi rischia ancora abbastanza, cade spesso, ma in gara fa meno errori. La ha imparata. Sono stato vicino a tornare in Honda ma voglio restare per battere Marc con la Ducati“.
La crescita che ha portato Dovizioso ad essere attualmente l’unico in grado di fermare Marquez è passata attraverso la convivenza non sempre facile con Jorge Lorenzo: “Il vantaggio di avere un altro campione in squadra è che potevo studiare il suo stile diverso dal mio, con cui andava ugualmente forte. Il rapporto all’interno del box non mi ha fatto bene, un po’ come con Iannone; Iannone e famiglia avevano un modo di approcciare ciò che succedeva…non in buona fede. Jorge invece sono sicuro che in certe occasioni ritenesse di essere nel giusto, e perciò si comportava di conseguenza. C’è una bella differenza”.