Ha vinto a casa sua, a modo suo: da professore meticoloso, un martello pneumatico di velocità, chiurgico e sfuggente. Andrea Dovizioso conquista il Gran Premio di Misano mettendo fine al dominio Honda delle ultime tre edizioni. Scattato dalla quarta piazza, Dovi si è subito accodato all’altra Ducati di Jorge Lorenzo, lanciandosi in una mirabolante fuga a due a cui solo Marc Marquez ha saputo resistere. Il forlivese ha agguantato la testa della corsa con un sorpasso pulitissimo ai -22, lanciandosi solo allora in una galoppata solitaria verso il successo. Regola al traguardo un pimpante — ma non incisivo — Marquez e Cal Crutchlow, che sale sul podio grazie alla caduta del penultimo giro di Lorenzo, quando il maiorchino si trovava in seconda posizione.
Yamaha in panne
Un GP dallo spirito nervoso, avvelenato da un caldo che i costruttori non si attendevano e che, nei fatti, ha reso un’incognita la resa degli pneumatici. È forse questa l’unica giustificazione individuabile per Yamaha, in una domenica davvero nera nonostante la buona immagine del weekend. La casa di Iwata soffre e non sembra risalire la china, condannando i suoi alfieri a remare nelle retrovie: Maverick Vinales, pur partito davanti, giungerà al traguardo quinto mentre Valentino Rossi soltanto settimo. Numeri che non rendono un gap in pista abissale rispetto ai competitor. Un dato allarmante: sono 22 GP che la Yamaha non vince.
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— MotoGP™??? (@MotoGP) 9 settembre 2018
Mondiale ipotecato?
Per quanto concerne l’ottica mondiale, oggi Marquez consolida una leadership già barricata: a soli 6 appuntamenti dalla fine del campionato si ritrova con 67 punti di vantaggio su Dovizioso e 70 su Rossi. Difficile pensare, al netto di scivoloni clamorosi, che all’iberico possa sfuggirgli il settimo titolo in carriera, il terzo consecutivo. La scivolata di Lorenzo ai -2, prodotta verosimilmente da un anteriore molto usurato, lo ha matematicamente eliminato dalla lotta iridata. Ordine di arrivo: Dovizioso, Marquez, Crutchlow, Rins, Vinales, Pedrosa, Rossi, Iannone, Bautista, Zarco. Un dato felice: con la vittoria di Dalla Porta in Moto1 e Bagnaia in Moto2, nel GP romagnolo hanno vinto soltanto italiani.