MotoGp, Dovizioso e la sintonia ritrovata: “Lorenzo è un buon compagno, non sempre è così”

MotoGp, Dovizioso e la sintonia ritrovata: “Lorenzo è un buon compagno, non sempre è così”

Il Motomondiale è giunto all’ultima tappa in programma domenica a Valencia, una gara tutt’altro che secondaria: Andrea Dovizioso e Marc Marquez si giocano ancora il titolo mondiale. Le possibilità del ducatista di farcela sono davvero poche, ma a tifare per lui è gran parte del pubblico italiano. A pochi giorni dal Gran Premio il “Dovi” ha deciso di fare un bilancio di questa annata sottolineando come si sia trovato bene con Lorenzo, suo nuovo compagno di squadra, mentre in passato la sintonia non è sempre stata la stessa. C’è un riferimento a Iannone?

La convivenza tra piloti non è sempre facile

Andrea Dovizioso è ormai una colonna di casa Ducati, che ha sempre dimostrato di credere nelle sue potenzialità, mentre al suo fianco negli anni si sono alternati diversi colleghi. Quando si compete entrambi ad alti livelli, però, non è sempre semplice andare d’accordo.

L’approdo di Jorge Lorenzo a Borgo Panigale, avvenuto all’inizio di questa stagione, sembra essere stato più che positivo per l’italiano, che in questi mesi ha dimostrato di non avere niente da invidiare agli avversari più quotati. Una parte del merito deve forse essere data anche alla sintonia nata tra i due, che non esitano ad aiutarsi quando necessario: “Lo dico dallo scorso anno a Valencia, mi sono trovato subito bene con lui. Non mi ha mai fatto niente di male o provato a creare strane situazioni all’interno del team. È concentrato sulle sue cose, sul suo lavoro, sulla sua squadra” – sono state le parole di Dovizioso a Crash.net

Un confronto inevitabile con il passato

Avere un compagno di squadra affidabile contribuisce certamente a infondere maggiore serenità e consente di concentrarsi meglio sulle proprie prestazioni. Non sempre però in passato è stato così. Il “Dovi” non esita a ricordarlo: “Ogni volta che si guarda in tv per vedere se fa un tempo sul giro, si fa un confronto – continua -. Ha uno stile di guida diverso, ha il suo carattere, ma questo non mi ha creato alcun problema. Per questo credo sicuramente che lo sia (il miglior compagno di squadra, ndr). Anche in passato sono stato contento di avere buoni compagni di squadra, ma non tutti lo sono stati”.

Il riferimento a Iannone, ora passato in Suzuki, per molti sembra abbastanza chiaro. Il rapporto tra i due aveva infatti iniziato a minarsi nel 2016 in occasione della gara in Argentina. A Termas de Rio Hondo, il pilota forlivese era stato centrato dal centauro abruzzese mentre entrambi erano in lotta per il podio. Le loro strade si sono ormai separate, ma solo il ducatista è riuscito a esprimersi al meglio. Le vittorie ottenute finora sono ben sei, anche se forse questo non basterà per il tanto desiderato titolo.