MotoGP, Ducati: la nuova “genialata” di Dall’Igna è un trasduttore di pressione

MotoGP, Ducati: la nuova “genialata” di Dall’Igna è un trasduttore di pressione

Ducati dimostra ancora una volta di essere all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e ingegneristico. Ispirati dal mondo della Formula 1, i tecnici del team guidati da Dall’Igna hanno implementato nella nuova Desmosedici un trasduttore di pressione utile per rilevare prima i dati sensibili riguardo al carico in uscita della ruota anteriore, e per migliorare poi le performance della GP18.

La nuova trovata di Dall’Igna

Debuttato ufficialmente nei primi test di Sepang, questo nuovo trasduttore di pressione piazzato nelle nuove GP18 è davvero interessante. A riguardo, Luigi Dall’Igna stesso ne parla a Speedweek sostenendo di essersi ispirato proprio al mondo della Formula 1.

Credits: Mcnews.com

Questa è parte della spiegazione riportata: “La pressione dell’aria dietro la carenatura è misurata rispetto alla pressione dell’aria ambientale. Quindi se si crea una caduta di pressione dietro il rivestimento, si ottiene un vuoto parziale dietro o all’interno di esso. Di conseguenza, la moto in movimento viene premuta dalla differenza di pressione tra l’aria ambientale e la pendenza generando deportanza”.

E riguardo alla moto, questa “con la sua carcassa, ne beneficerà riguardo al carico della ruota anteriore. Ne consegue un aumento della stabilità alle alte velocità e una maggiore aderenza sull’avantreno”.

I frutti della ricerca del team Ducati

Sebbene un sistema del genere non porti vantaggi particolari in termini di velocità, è evidente dai test in Malesia che la nuova Ducati abbia cominciato piuttosto bene il nuovo anno. Certo, l’eccellente prestazione di quelle prime prove, non è sicuramente giustificabile soltanto dall’implementazione di questo nuovo trasduttore. C’è tuttavia motivo di pensare che la trovata di Gigi Dall’Igna abbia comunque avuto qualche merito nel consentire a Jorge Lorenzo di segnare il nuovo record del tracciato di Sepang.

D’altronde, questa non è la prima volta che l’ingegnere del team MotoGP di Borgo Panigale escogiti qualche nuova “genialata” che ha consentito poi a Ducati di rientrare pian piano nell’élite dei costruttori in gara per il titolo. Basti pensare alle winglets che poi vennero imitate da tutti tanto per dirne una.

A ogni modo, questo trasduttore di pressione, utile a fornire dati per studiare e concretizzare una GP18 più agile e manovrabile, potrebbe davvero essere l’asso nella manica necessario al grande salto che manca ormai da ben 9 anni in casa Ducati?