Spettacolo doveva essere e spettacolo in parte è stato. Sulla pista argentina di Termas De Rio Hondo Marc Marquez e la Honda colgono il primo successo dell’anno dopo il secondo posto del Qatar alle spalle di Andrea Dovizioso e la sua Ducati. Lo spettacolo in questione è stato però regalato dallo splendido duello tra Andrea Dovizioso e Valentino Rossi, i due piloti italiani si sono studiati praticamente per tutta la gara, alla fine il “dottore” ha trovato il sorpasso finale. Bene anche Jack Miller e Alex Rins, immediatamente dietro i primi tre, seguiti da un Danilo Petrucci dal quale forse ci si aspettava di più.
Marc Marquez domina dall’inizio, Valentino Rossi ritrova la sua M1
In Argentina sono andate in scena due gare a sé stanti, da un lato quella di Marc Marquez, in fuga dall’inizio alla fine mostrando un dominio eclatante. Lo spagnolo conquista così la prima vittoria dell’anno e si porta in vetta alla classifica. Il vero spettacolo però, è quello andato in scena alle spalle del 7 volte iridato, con 4 italiani uno in fila all’altro a giocarsi il podio. Insieme a Dovizioso e a Rossi è da segnalare infatti la splendida prestazione di Franco Morbidelli, inficiata purtroppo da una caduta nel finale che ha coinvolto lo sfortunato Maverick Viñales.
Dopo essersi marcati a vicenda, Dovizioso e Rossi hanno lasciato decidere, come da copione, all’ultimo giro, terra storicamente fortunata sia per il pilota Yamaha sia per il forlivese. Alla fine, il “dottore” con un sorpasso deciso e pulito ha avuto la meglio sul ducatista portandosi a casa un importantissimo secondo posto. Splendida prestazione per il 40enne di Tavullia.
Viñales e Lorenzo i grandi delusi del GP
La Yamaha nelle mani del 9 volte iridato è sembrata essere sulla strada buona per colmare il gap con le grandi del circus. Rossi è riuscito infatti ad essere veloce e costante senza surriscaldare la gomma posteriore, consueto problema della M1. Ciò a permesso al “dottore” di recuperare e allungare di volta in volta su Dovizioso, specialmente nella parte guidata, mentre la Ducati sfrecciava in accelerazione e sui rettilinei. L’altro lato del box Yamaha invece, non sorride, Maverick Viñales infatti, caduto nel finale incolpevolmente, centrato da Morbidelli, è stato autore di una gara anonima, non riuscendo ad esprimere il potenziale visto oggi nelle mani del compagno di squadra. Anche Jorge Lorenzo esce deluso dalla trasferta argentina, costretto all’undicesimo posto, causato probabilmente sia dai problemi fisici che ancora non gli consentono di essere al top, sia ad una Honda, non ancora nelle sue corde.