Dopo settimane e settimane di chiacchiere e indiscrezioni il futuro di Jorge Lorenzo è ormai scritto. Honda si terrà stretto il pilota maiorchino per le prossime due stagioni di MotoGP in seguito alla sottoscrizione di un contratto che, pur essendo “trimezzato” rispetto a quello percepito in Ducati, fa felici entrambe le parti.
Lorenzo “si accontenta”
C’era chi lo dava per vinto, un pilota che stava in forse perfino per la MotoGP; c’era chi lo vedeva già tornare da vecchie conoscenze, ma sono pochi quelli che se lo sarebbero immaginato vestito con gli stessi colori di Marc Marquez, seduto al posto di Dani Pedrosa.
Fatto è che l’inchiostro con cui Jorge Lorenzo ha sottoscritto il nuovo contratto biennale è dell’ultim’ora, segno che il colpaccio inaspettato di Honda è andato a buon fine. Purtroppo però per lo spagnolo i pochi successi delle ultime stagioni si sono fatte sentire per quanto riguarda le questioni economiche e il team non ha messo sul piatto più di 4 milioni di euro.
È proprio questo l‘ingaggio di Lorenzo nella casa alata, uno stipendio tutto sommato adeguato sebbene sfiguri un po’ rispetto a quanto quest’ultimo ha percepito nelle ultime due stagioni in Ducati, e cioè 12 milioni di euro l’anno. Non sarà una miseria, è evidente, ma di fatto lo porta a capitombolare di varie posizioni dal gradino più alto del podio della classifica degli ingaggi dei piloti di MotoGP.
Correre al fianco di Marquez
E così il prossimo anno vedremo Jorge Lorenzo correre al fianco di Marc Marquez, l’ufficialità è stata comunicata soltanto poche ore fa. Dopo la prima vittoria in Ducati ottenuta al Gran premio d’Italia fra le curve del Mugello, il pilota maiorchino arriva nel team Honda desideroso di rivalsa, desideroso di competere in maniera più diretta con un campione del mondo in carica ancora imprendibile nell’attuale classifica piloti nonostante la lunga scivolata di domenica scorsa.
La casa alata forte di anni di successi, nonostante abbia pensato in questi ultimi tempi a piloti come Johann Zarco o Joan Mir, ha deciso alla fin fine di recuperare un Lorenzo in difficoltà concedendogli la possibilità di fare bene, magari di tornare a ottenere vittorie “à la Jorge” proprio come quella del Mugello.