Una gara densa di colpi di scena incorona Maverick Vinales re di Le Mans, alle spalle del campione di casa Zarco e di Dani Pedrosa, protagonista di una strepitosa gara in rimonta. Valentino Rossi era in procinto di conquistare il suo primo successo: scattato secondo, aveva condotto tre quarti di gara in terza posizione sulla scia di Vinales prima e di Zarco poi. A 6 giri dal termine però il Dottore mette il turbo, incalza il francese che lo precede e mette nel mirino il compagno di squadra che cerca di fare il vuoto, a sei decimi di distanza. Vale va, si mangia il gap da Vinales e lo supera con un sorpasso da manuale a tre giri dalla fine, riuscendo persino a infilare 4 decimi dietro di sé.
Emozioni in pista
All’ultimo giro, però, Rossi va lungo e Vinales è bravo a sopravanzarlo. La leggenda di Tavullia non ci sta e col coltello tra i denti tenta la disperata impresa. Il pubblico era lì: non sapeva cosa aspettarsi da una gara imprevedibile e da un Valentino che ci ha abituati all’impossibile. Questa volta, però, nessuna impresa. Nel tentativo di riportarsi sotto a Vinales, in percorrenza di curva, il Dottore scivola. E il rammarico si alza. Terzo successo per Vinales, che con un guizzo felino si porta in prima posizione nella classifica iridata a +23 da Vale.
Un mondiale incertissimo
Male anche Marquez. Dopo una brillante partenza il campione in carica trascorre tutta la corsa in quarta piazza, incapace di agguantare il trio di testa. La sua Honda non è sembrata mai troppa incisiva nel weekend, in una pista che notoriamente non esalta le sue caratteristiche. Chi vuole vincere il mondiale deve essere un regolarista: e Marquez, in questo inizio stagione, non lo è stato affatto. Ad undici giri dal termine, in curva tre, lo spagnolo cade. È la seconda caduta in cinque appuntamenti. Il rullino d’arrivo: 1. Vinales, 2. Zarco, 3. Pedrosa, 4. Crutchlow, 5. Dovizioso.