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MotoGP, Marquez onora Dovizioso: “È un ragazzo che lavora davvero tanto”

Se fosse un testa a testa, sarebbe due a zero per il Dovi: negli scontri diretti per la vittoria, infatti, Andrea Dovizioso ha sconfitto Marquez sia a Zeltweg nel GP d’Austria che a Motegi, nell’odierno GP del Giappone. Un fatto che consacra il forlivese come campionissimo, capace di battere uno dei piloti considerati più aggressivi e rognosi in bagarre. Il valore delle azioni di Dovizioso acquisce ancora più qualità considerando le parole che il Cabronçito gli ha dedicato al termine della corsa di oggi. “Se mi avessero detto qualche anno fa che avrei lottato con Andrea e la Ducati a poche gare dalla fine di un campionato?” si chiede lo spagnolo numero 93 con pronta risposta: “Onestamente non ci avrei creduto. Ma lui è un grande lavoratore e chi lavora alla fine arriva sempre. È bello giocarsi il titolo contro di lui perché è un bravo ragazzo“.

Ancora favorito

Sia chiaro, Marc Marquez a tre gare dal termine rimane al comando della classifica piloti con 11 punti di vantaggio e non muta la sua investitura come papabile iridato 2017. Il Dovizioso di Motegi, però, rimescola le carte in tavola, anche solo per un paio di mani. “È stata una gara bellissima – continua Marquez, intervistato da Gazzetta – una grande lotta con Andrea fino alla fine. E ho rischiato, anche perché nelle ultime gare mi sento bene sulla moto. Quando mi ha passato ho visto che teneva, ho ritentato un attacco ma è andata così. Certo non ero al 100% sempre, 3-4 giri li ho fatti a tutta, però Andrea teneva e lì ho capito che ce la saremmo giocata solo alla fine“.

La gioia del Dovi

Oggi è stata una bella botta!” il commento a caldo del vincitore di giornata, capace di capitalizzare un capolavoro di tecnica e di scuderia. Nel weekend la Ducati non sembrava aver trovato il giusto setup sul bagnato: è stato necessario un gran lavoro del team nella notte per spingere il Dovi fino a tanto: Sì, è stata una vittoria bellissima per tanti motivi. Ero anch’io al limite e fino a metà gara cercavo di non perdere contatto ma facevo fatica, non pensavo davvero di vincere. Ma giro dopo giro vedevo che Marquez aveva dei punti forti e anche deboli, così ho cominciato a crederci”.