Nelle ultime gare Marc Marquez è riuscito a dare un’importante prova di forza conquistando la leadership solitaria della classifica: ora i punti di vantaggio su Dovizioso sono 16, un bottino discreto ma che non lo lascia ancora totalmente al sicuro. Non perdere la concentrazione nei prossimi appuntamenti sarà quindi fondamentale per laurearsi nuovamente campione del mondo. Grazie alla vittoria di Aragon lo spagnolo può vantare un importante record: è il più giovane pilota della MotoGP a raggiungere le 60 vittorie. Meglio di Valentino Rossi.
Una superiorità difficile da scalfire
A inizio stagione l’equilibrio sembrava essere la caratteristica predominante in MotoGp, ma nelle ultime gare la situazione è decisamente cambiata: a guidare la classifica ora è Marc Marquez, sempre più vicino alla conquista di un nuovo titolo. La determinazione è una caratteristica che non manca allo spagnolo e non ha quindi intenzione di mollare proprio nella fase decisiva.
La vittoria conquistata ad Aragon non ha risvolti importanti solo in ottica titolo mondiale. Il pilota della Honda, pur essendo giovanissimo, può infatti vantare ora un importante record: ha infatti ottenuto la sua 60esima vittoria in carriera, arrivata ad appena 24 anni e 219 giorni. Questo gli consente di superare uno dei suoi “rivali” storici, Valentino Rossi, che aveva invece ottenuto lo stesso risultato a 25 anni e 62 giorni.
Marquez da record: è nella storia della Honda
Anche se dovesse arrivare il titolo mondiale, Marquez non ha certamente intenzione di accontentarsi. Superare il bottino del “Dottore” nel numero di Mondiali vinti (il pesarese ne ha conquistati ben nove) non sarà certamente un obiettivo che potrà raggiungere a breve termine, ma gli stimoli per crescere e migliorare ancora non mancano di certo.
In attesa di capire se quel giorno arriverà davvero, lo spagnolo può cullarsi con un altro risultato che gli consente di superare Valentino: lo spagnolo è infatti ora a quota 34 successi con la Honda (secondo pilota più vincente nella classe regina del Motomondiale in sella alla moto giapponese), mentre il pesarese si è fermato a 33. Un altro traguardo potrebbe essere però vicino: il primato spetta infatti a Mike Doohan, che è riuscito a salire per 54 volte sul gradino più alto del podio, perché quindi non puntare già a questo?